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Gli Este (o Estensi) furono una delle famiglie regnanti europee più longeve. I primi rappresentanti si possono individuare tra i discendenti dei duchi della Toscana legati a Carlo Magno (X secolo) mentre un ramo cadetto degli Estensi, gli Arciduchi d'Austria-Este, giunse sino al XIX secolo.
Piero di Cosimo de ' Medici detto il Gottoso (Firenze, 14 giugno 1416 – Firenze, 2 dicembre 1469) fu signore de facto di Firenze per cinque anni, dal 1464 al 1469. Piero era il figlio primogenito di Cosimo il Vecchio, pater patriae, e di Contessina de' Bardi, nonché il padre di Lorenzo il Magnifico e Giuliano de' Medici. Particolarmente debole di salute (soffriva in particolar modo della gotta - da qui il soprannome - di cui i membri della famiglia Medici erano portatori), Piero si dimostrò tuttavia, nei suoi cinque anni di governo, energico e risoluto nel sopprimere la congiura ordita da Luca Pitti e nel rafforzare così il potere mediceo sulla città.
Isabella d'Este (Ferrara, 17 maggio 1474 – Mantova, 13 febbraio 1539) fu una delle donne più autorevoli del Rinascimento e del mondo culturale italiano del suo tempo. Fu reggente del marchesato di Mantova durante l'assenza del marito, Francesco II Gonzaga e per conto del figlio minore, Federico, quinto marchese e futuro duca di Mantova. Nel 1500 incontrò il re di Francia Luigi XII a Milano in missione diplomatica per convincerlo a non inviare le sue truppe contro Mantova. Prolifica scrittrice di lettere, mantenne una corrispondenza per tutta la vita con la cognata Elisabetta Gonzaga. Un'altra sua cognata, Lucrezia Borgia, si dice che abbia avuto una relazione platonica con Francesco, marito di Isabella. Fu mecenate delle arti, nonché capofila della moda, il cui innovativo stile di vestire venne copiato da nobildonne in tutta Italia e alla corte francese. Il poeta Ludovico Ariosto la etichettò come "Isabella liberale e magnanima", mentre Matteo Bandello la descrisse come "suprema tra le donne". Il diplomatico Niccolò da Correggio andò anche oltre, salutandola come "La prima donna del mondo".
Galeazzo Maria Sforza (Fermo, 24 gennaio 1444 – Milano, 26 dicembre 1476) fu duca di Milano dal 1466 al 1476, anno in cui fu assassinato nei pressi della chiesa di Santo Stefano per mano di alcuni nobili. Figlio di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti, fu educato secondo i valori dell'Umanesimo, incardinati sulla conoscenza degli antichi latini e greci sia linguisticamente, sia nella prospettiva più culturale. Di temperamento instabile e sregolato, ebbe ripetuti contrasti con la madre, che esplosero al momento dell'ascesa al trono ducale dopo la morte del padre e che terminarono, secondo alcuni, in un matricidio. Di carattere altero e tendente alla superbia, Galeazzo Maria si dimostrò al contempo governante capace e saggio, proseguendo in questo campo la oculata politica di risanamento economico-sociale avviata già dal padre. Coadiuvato dal segretario Cicco Simonetta, inaugurò una nuova politica monetaria e favorì le coltivazioni e le irrigazioni. Amante dell'arte e della cultura, si fece promotore dell'abbellimento del Castello di Porta Giovia (Castello Sforzesco) chiamandovi artisti per decorarlo, e favorendo la formazione di una corte fastosa animata da una schiera di musici fiamminghi. L'atteggiamento altezzoso e altero del giovane duca spinse Giovanni Andrea Lampugnani, Girolamo Olgiati e Carlo Visconti ad organizzarne l'omicidio, che trovò compimento il giorno di santo Stefano.
Il Castello Estense, o castello di San Michele, è il monumento più rappresentativo della città di Ferrara.
Borso d'Este (1413 – 20 agosto 1471) è stato un figlio illegittimo di Niccolò III d'Este e della sua favorita Stella de' Tolomei, nota anche con il nome di Stella dell'Assassino, ultimo marchese di Ferrara, e primo duca di Ferrara, Modena e Reggio. Nel 1453 venne nominato conte di Rovigo dall'imperatore Federico III d'Asburgo. Successe al fratello Leonello d'Este il 1º ottobre 1450 nei domini paterni
Beatrice d'Este (Ferrara, 29 giugno 1475 – Milano, 2 gennaio 1497) fu figlia di Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona, sorella minore di Isabella d'Este e Alfonso I d'Este. Sposò Ludovico il Moro nel 1491 divenendo così duchessa di Milano e duchessa di Bari.
Alfonso II d'Este (Ferrara, 22 novembre 1533 – Ferrara, 27 ottobre 1597) fu il quinto duca di Ferrara, Modena e Reggio e l'ultimo a reggere il Ducato di Ferrara dal 1559 sino alla morte. Non ebbe figli legittimi e Ferrara, sino ad allora capitale del ducato estense, alla sua morte ritornò (quale antico feudo papale) sotto la sovranità dello Stato Pontificio con la devoluzione di Ferrara, mentre Modena e Reggio passarono per volontà imperiale ad un ramo cadetto legittimato della casa d'Este.