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Uto è l'ottavo romanzo di Andrea De Carlo, pubblicato nel 1995 in Italia da Bompiani. Racconta la storia dell'omonimo protagonista che, in seguito al suicidio del patrigno, viene mandato a passare un po' di tempo da una famiglia di amici negli Stati Uniti, presso una comunità dedita alla ricerca spirituale e all'assistenza reciproca. Il giovane Uto Drodemberg, insofferente e scontento, ha sulla famiglia e sulla comunità che lo ospitano l'effetto di un virus, provocando reazioni a catena.
Swami Ganapati Saraswati (conosciuto come Trailanga Swami, Tailang Swami, Telang Swami) (Vizianagaram, maggio 1607 ca – Varanasi, 26 dicembre 1887) è stato un mistico indiano. È una figura leggendaria nel Bengala, con storie che narrano dei suoi poteri spirituali e della sua longevità. Secondo alcune fonti, Trailanga Swami visse 280 anni, risiedendo a Varanasi tra il 1737 e il 1887. È considerato dai devoti come un'incarnazione di Shiva. Sri Ramakrishna si riferiva a lui come "Lo Shiva che cammina di Varanasi".
Steve Guarino meglio conosciuto come Satsvarupa dasa Goswami (IAST: Satsvarūpa Dāsa Gosvāmī Devanagari: सत्स्वरूप दास गोस्वाम) (New York, 6 dicembre 1939) è un mistico, vaishnava, statunitense. Maestro spirituale della catena disciplica fondata da Caitanya Mahaprabhu, che si colloca filosoficamente nell'ambito del Bhakti Yoga e della Brahma Gaudiya sampradāya. Tra i primi discepoli del fondatore del movimento Hare Krishna (ISKCON), che si propone di "esportare" il vaishnavismo in Occidente, Satsvarupa è anche autore di numerosi scritti, tra i quali il volume di 1.500 pagine sulla biografia del suo maestro A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada.
Paramahansa Yogananda, परमहंस योगानन्द, nato Mukunda Lal Ghosh (Gorakhpur, 5 gennaio 1893 – Los Angeles, 7 marzo 1952), è stato un filosofo e mistico indiano. Yogananda è stato uno yogi e guru, ha trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti d'America e ha introdotto molti degli insegnamenti di meditazione del Kriyā Yoga soprattutto con il suo libro, Autobiografia di uno yogi, tradotto in 35 lingue.
L'evoluzione, all'interno di una popolazione biologica, è il prodotto del mutamento dei caratteri trasmessi ereditariamente alle generazioni successive. A tale mutamento concorrono diversi fattori, quali le mutazioni genetiche (benché siano il più delle volte singolarmente poco significative, il loro lento accumularsi può portare alla comparsa di caratteristiche nuove), la selezione naturale, la deriva genetica. Il loro effetto determina l'evoluzione dei caratteri fino alla comparsa di nuove specie. Ogni organismo vivente sulla Terra condivide con gli altri un antenato comune, e questo è testimoniato dalle somiglianze tra i diversi organismi viventi (come la presenza in ognuno di acidi nucleici, di un identico codice genetico, di uguali amminoacidi) e dalla paleontologia. Charles Darwin lo aveva ipotizzato nella sua teoria, intuendo che l'evoluzione delle specie fosse determinante e vide nella selezione naturale il motore fondamentale dell'evoluzione della vita sulla Terra. Una prima conferma si ebbe con le leggi di Mendel sull'ereditarietà genetica dei caratteri, nel XIX secolo. Solo più tardi, grazie ai nuovi strumenti di indagine e con la scoperta del DNA i princìpi generali dell'evoluzione furono provati. La comunità scientifica dibatte ancora su alcuni aspetti teorici dell'evoluzione che restano un campo di ricerca estremamente vitale. Il concetto di evoluzione ha costituito una rivoluzione scientifica nell'intera cultura occidentale, ha stimolato riflessioni in ambito filosofico e ispirato teorie e modelli che toccano quasi ogni aspetto della conoscenza.
Andrea Valcarenghi conosciuto anche come Swami Deva Majid (22 febbraio 1947) è un editore e scrittore italiano. Diventa un personaggio pubblico a Milano nel 1967 come obiettore di coscienza contro il servizio militare, nonché come leader del gruppo Provos milanese "Onda Verde"; è inoltre il fondatore di Re Nudo, prima rivista di controcultura e controinformazione italiana.[NOTA:Trovare il nome fu laborioso. Il termine "provo", che avremmo voluto adottare, non si poteva usare perché già se lo era attribuito un gruppo di studenti liceali che orbitava intorno alla sezione anarchica " Sacco e Vanzetti". - tratto da nascita di Mondo Beat - Si precisa che AV, all'epoca del Sacco & Vanzetti niente aveva a che vedere coi gruppi Provos esistenti al circolo, elementi che avevan avuto da dire in più occasioni coll'AV -RLB gruppo provos MI3]
Abhay Charan De, meglio conosciuto con il nome religioso A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda o Śrīla Prabhupāda (Calcutta, 1º settembre 1896 – Vṛndāvana, 14 novembre 1977), è stato un missionario e scrittore indiano viṣṇuita. Fu maestro spirituale (ācārya) nella catena disciplica (guruparamparā), fondata dal mistico bengalese del XVI secolo Caitanya (viṣṇuismo gauḍīya). Fondatore dell'ISKCON (formalmente "Associazione internazionale per la coscienza di Krishna", meglio conosciuto come il "movimento Hare Krishna"), associazione religiosa che si propone di diffondere il viṣṇuismo gauḍīya in Occidente, Prabhupada è anche autore di numerosi scritti, traduzioni e commentari alla letteratura dei Veda, alle Upaniṣad, alla Bhagavadgītā, al Bhāgavata Purāṇa e al Caitanya-caritāmṛta.
Il Movimento Hare Krishna è il nome con cui è più nota l'International Society for Krishna Consciousness (Associazione internazionale per la coscienza di Krishna), o ISKCON, l'associazione fondata a New York nel 1966 dal maestro spirituale indiano A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada (1896-1977). L'ISKCON, espressione del movimento viṣṇuita/kṛṣṇaita dell'India nord-orientale (Bengala), si basa sull'insegnamento del mistico bengalese Caitanya (1486 - 1533), secondo una linea discepolare di maestri spirituali (guru paramparā) che i gauḍīya fanno risalire a Kṛṣṇa. La dottrina, come per le altre correnti gauḍīya, si fonda sulla focalizzazione della fede religiosa nella figura di Kṛṣṇa, qui inteso come il Bhagavat, Dio, la Persona suprema, in quella della sua eterna paredra, Rādhā, qui intesa come stessa manifestazione del Bhagavat, e in quella di Caitanya (e del relativo "Pañca-tattva"), qui inteso come manifestazione delle divinità di Kṛṣṇa e della sua eterna paredra Rādhā, e sulla promozione di un'attiva azione missionaria.