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Il Cinema d'animazione deve la sua nascita a Charles-Émile Reynaud, l'inventore del Théâtre optique, una macchina che proiettava su telo, grazie a un gioco di specchi, figure disegnate su un rullo di carta, mentre gli sfondi sui quali si muovevano le immagini venivano creati grazie a una lanterna magica. La prima proiezione avvenne nel 1892, tre anni prima della presentazione al pubblico dell'invenzione dei fratelli Lumière. Dapprima le animazioni riguardarono il movimento di oggetti inanimati, come i film di trucchi di Georges Méliès, poi utilizzando il procedimento fotogramma per fotogramma (o fotogramma singolo) si approdò a una forma più moderna di cinema d'animazione.
Il termine anime (アニメ? /anime/ ), dall'abbreviazione di animēshon (アニメーション? traslitterazione giapponese della parola inglese animation, lett. "animazione"), è un neologismo con cui in Giappone, a partire dalla fine degli anni settanta del XX secolo, si indicano l'animazione e i film d'animazione (giapponesi e non), fino ad allora chiamati dōga eiga (動画 映画? lett. "film animato") o manga eiga (漫画 映画? lett. "film di fumetti"), mentre in Occidente viene comunemente utilizzato per indicare le opere di animazione di produzione giapponese, comprese quelle precedenti l'esordio del lemma stesso.
Il termine Animazione flash, o Flash animation, o anche Flash cartoon, indica un file creato mediante il software Adobe Flash (o simili), di tipo ShockWave Flash, con estensione .swf. Si tratta, in sostanza, di un cartone animato che può essere realizzato sia in grafica raster (rappresentando i singoli frame poi visualizzati in rapida successione), sia mediante grafica vettoriale. L'animazione può diventare anche interattiva, se alle immagini si aggiungono oggetti con codice scritto in ActionScript, linguaggio di scripting event-driven incluso nel software. Nonostante i limiti di fruibilità nel caso di connessioni alla rete con Modem a 56 Kbps, questa tecnica si è diffusa molto nel Web sia per la realizzazione di siti, sia per la produzione di cartoni animati amatoriali pubblicati on-line (i cosiddetti web cartoons) e, grazie alla sua economicità, è alla base di serie televisive, spot pubblicitari, lungometraggi e cortometraggi animati. Tra i software in grado di produrre file in formato .swf, si possono elencare Toufee, KoolMoves, Express Animator e Anime Studio. In una accezione più ampia, il termine Flash Animation non include soltanto i file con estensione .swf, ma anche tutti quei cartoni animati che presentano caratteristiche quali colorazione a tinte unite, movimenti non puliti o realizzati in maniera sbrigativa.
L'animazione è una tecnica che crea la percezione di movimento tramite immagini proposte allo spettatore in rapida successione temporale. L'effetto di percezione del movimento è possibile, stando agli ultimi studi fisiologici e neurologici sulla percezione, grazie al meccanismo della "short-range apparent motion", ossia "movimento apparente a corto raggio". (Contrariamente a un mito duro a morire, l'animazione e più in generale il cinema e il video, non sono basati sulla cosiddetta persistenza della visione o sul fenomeno phi, che sono concetti antiquati e fraintesi, nati rispettivamente nel diciannovesimo secolo e all'inizio del ventesimo secolo.) L'animazione viene solitamente prodotta mediante disegni animati o animazioni a passo uno. Gli animatori sono le figure professionali che si dedicano alla creazione di animazioni. Le animazioni, disegnate su carta, oppure prodotte con la computer grafica, possono essere fruite tramite una vasta gamma di metodi. A partire dal semplicissimo flip-book (un blocchetto di fogli), ai macchinari del precinema, alla pellicola cinematografica, al video, sino ai sistemi digitali di ogni tipo oggi in commercio.