Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Le mura romane di Milano sono state una cinta muraria provvista di torri che ebbe differenti fasi di costruzione durante l'epoca romana. Una prima fase avvenne in epoca repubblicana (attorno al 49 a.C.) ed una seconda dopo il 291, in epoca imperiale, al tempo dell'Augusto Massimiano, quando Mediolanum divenne capitale dell'Impero romano d'Occidente. L'antica Mediolanum era difesa, oltre che da mura e torri, anche da quattro fortificazioni, il Castrum Vetus, il Castrum Portae Novae, l'Arx Romana e il Castrum Portae Jovis. Le mura romane di Milano vennero distrutte durante l'assedio di Milano del 1162, che fu opera di Federico Barbarossa, venendo poi sostituite dalle mura medievali di Milano.
Le mura di Milano, erette a partire dll'epoca romana a protezione della città, sono state per diversi secoli costituite da tre cinte concentriche: la cinta romana, perfezionata dall'imperatore Massimiano nel IV secolo, quella medievale e quella più recente delle mura spagnole, innalzate durante la dominazione spagnola del Ducato di Milano. Le mura medievali e quelle spagnole sono anche note come bastioni di Milano, demoliti tra la fine del XIX secolo e il secondo dopoguerra in attuazione del Piano Beruto, primo piano regolatore di Milano. Le tracce di queste cinte murarie sono tuttora ben leggibili nell'impianto urbanistico di Milano, tanto che ancora oggi si parla di Cerchia dei Navigli per designare la circonvallazione realizzata dove un tempo si trovava la Fossa Interna dei Navigli antistante le mura medioevali, navigabile da chiatte e ricoperto fra le due guerre mondiali, e di cerchia dei bastioni per indicare la circonvallazione, concentrica alla prima e più ampia ed esterna, realizzata sul tracciato della cinta muraria dell'epoca spagnola. Delle mura romane, medievali e spagnole sono giunti al XXI secolo solo alcuni brevi tratti, che si sono salvati dalle demolizioni.
La pagina illustra una lista di fortificazioni, castelli, torri, piazzeforti e rocche dell'Abruzzo.
Caterina Maria Romula di Lorenzo de' Medici, nota semplicemente come Caterina de' Medici (Firenze, 13 aprile 1519 – Blois, 5 gennaio 1589), fu regina consorte di Francia, come moglie di Enrico II, dal 1547 al 1559, reggente dal 1560 al 1563. Nota come «la regina madre» per aver generato tre sovrani di Francia (Francesco II, Carlo IX, Enrico III), ebbe una grande e duratura influenza nella vita politica dello Stato.Il suo nome è legato alle guerre di religione che si combatterono in Francia negli anni del suo regno. Una sorta di leggenda nera che l'ha perseguitata da tempo immemorabile ne ha fatto una persona austera, vendicativa, attaccata al potere e persino malvagia, pronta a qualunque espediente pur di raggiungere i suoi scopi, secondo i dettami de Il Principe, che Niccolò Machiavelli aveva dedicato al padre. Nella moderna storiografia Caterina de' Medici viene considerata piuttosto una delle maggiori sovrane di Francia, sostenitrice della tolleranza civile, che, pur compiendo diversi errori di valutazione, tentò di seguire una politica di conciliazione con l'aiuto dei propri consiglieri, animata in primo luogo dal desiderio di assicurare la continuazione della dinastia Valois.Il suo ruolo nel massacro della notte di san Bartolomeo, tuttavia, contribuisce ancora oggi a farne un personaggio controverso.