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Una questione privata è un film del 2017 diretto da Paolo e Vittorio Taviani, tratto dal romanzo Una questione privata di Beppe Fenoglio pubblicato nel 1963. È l'ultimo film diretto in coppia dai due fratelli, poiché Vittorio è deceduto pochi mesi dopo l'uscita del film.
Paolo (San Miniato, 8 novembre 1931) e Vittorio Taviani (San Miniato, 20 settembre 1929 – Roma, 15 aprile 2018) erano, sino alla morte del secondo, una coppia consolidata di registi e sceneggiatori italiani.
Padre padrone è un film del 1977 scritto e diretto da Paolo e Vittorio Taviani, liberamente tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Gavino Ledda. La vicenda, ambientata in Sardegna, segue il riscatto d'un giovane pastore dal dispotico capofamiglia che, per necessità, lo strappò alla scuola da bambino lasciandolo analfabeta sino all'età di vent'anni. Considerato il capolavoro dei fratelli Taviani e una delle opere più rappresentative del cinema italiano degli anni settanta, grazie anche al realismo delle immagini e al notevole uso del suono. È una pellicola d'ispirazione poetica e di considerevole impatto visivo.Inizialmente concepito come sceneggiato tv, venne presentato al 30º Festival di Cannes dove si aggiudicò la Palma d'oro e il premio della critica internazionale FIPRESCI. Proiettato in Italia il 2 settembre del '77, fu il film spartiacque nella carriera dei Taviani e il loro maggior successo a livello internazionale, è stato in seguito inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare. Apprezzata anche la recitazione dei protagonisti, Saverio Marconi nella parte di Gavino Ledda e soprattutto Omero Antonutti in quella del padre, interpretata con grande intensità drammatica. Ben accolta anche Marcella Michelangeli, nel ruolo della madre di Gavino.Nonostante l'ottimo esito e i commenti entusiasti, alla sua distribuzione Padre padrone ricevette critiche fortemente negative da molti sardi, che si lamentarono per la cattiva rappresentazione della loro terra madre.Un docufilm intitolato Dalla quercia alla palma. I 40 anni di Padre padrone scritto e diretto da Sergio Naitza è stato presentato nel novembre 2017 in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. «L'idea è quella di rivisitare un film che ha segnato un momento importante del cinema nazionale e internazionale e che per anni ha lasciato un riverbero di polemiche in Sardegna» spiega Naitza.
La notte di San Lorenzo è il nono film diretto dai fratelli Taviani. Affresco della campagna toscana dell'agosto del 1944, che fa da sfondo ad uno dei tanti drammi della seconda guerra mondiale, raccontato guardando però alle tenerezze, alla buona volontà, agli eroismi e alla paura della gente comune. Presentato in concorso al 35º Festival di Cannes, ha vinto il premio il Grand Prix Speciale della Giuria e il premio della giuria ecumenica. Gli eventi narrati nel film richiamano le drammatiche vicende della Strage del Duomo di San Miniato originariamente attribuita all'esercito tedesco, in realtà causata dagli Alleati. Il film è anche la prima occasione di collaborazione dei due registi con Nicola Piovani.
Giulio Cesare (Julius Caesar) è un film del 1953 diretto da Joseph L. Mankiewicz, con Marlon Brando, James Mason, John Gielgud e Louis Calhern, primo adattamento cinematografico dell'omonima tragedia di William Shakespeare. Mankiewicz fu il primo a trasporre per il cinema la celebre tragedia di Shakespeare, ottenendo nel 1954 l'Oscar per la migliore scenografia ed altre 4 candidature. Nel cast ricco di grandi attori affermati, brillò di una luce tutta sua il giovane Marlon Brando nel ruolo di Marco Antonio all'interno del film.
Il premio David di Donatello per il miglior musicista è un premio cinematografico assegnato annualmente nell'ambito dei David di Donatello, a partire dall'edizione del 1975, con l'eccezione delle edizioni del 1979 e 1980. Il premio è stato vinto il maggior numero di volte (nove) da Ennio Morricone.
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.