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Il realismo poetico è una corrente cinematografica che si sviluppa nella Francia degli anni trenta. Il movimento ebbe una grandissima influenza sul futuro e in molti paesi, ponendo le basi per la nascita del cinema moderno.
L'Atalante è un film del 1934 diretto da Jean Vigo. È il secondo e ultimo film del regista, che morì poco prima di concludere l'opera. Il film narra una storia d'amore, ed è considerato tra i massimi capolavori del cinema francese degli anni 1930, soprattutto dagli esponenti della Nouvelle Vague, che sono stati gli artefici della riscoperta del regista. Il film è impregnato di poetico realismo, ma con due passaggi surrealistici, tra cui la famosa sequenza in cui Jean si tuffa nel fiume dove "vede" la sua amata.
Jean Vigo (Parigi, 26 aprile 1905 – Parigi, 15 ottobre 1934) è stato un regista francese, da molti considerato uno dei massimi maestri del cinema, nonostante la sua breve vita, fu ritenuto dai più autore maledetto in virtù degli accostamenti agli scrittori Arthur Rimbaud e Louis-Ferdinand Céline che parte della critica fece.
I quattrocento colpi (Les Quatre Cents Coups) è un film del 1959 diretto da François Truffaut, al suo primo lungometraggio. Il titolo italiano, traduzione letterale dal francese, fa perdere il senso che ha nella lingua originale, in cui si riferisce all'espressione faire les quatre cents coups, corrispondente più o meno al modo di dire italiano "fare il diavolo a quattro", o meglio ancora, in questo caso, "combinarne di tutti i colori", "esser turbolento, ribelle". Venne proiettato in pubblico la prima volta il 4 maggio 1959 al 12º Festival di Cannes, dove vinse il Premio per la migliore regia e il premio dell'OCIC (Office Catholique International du Cinéma).È il primo di una serie con protagonista Antoine Doinel, alter ego del regista, interpretato da Jean-Pierre Léaud, ripreso in diverse fasi della vita, dall'adolescenza alla maturità. I film successivi del "ciclo di Doinel" sono: Antoine e Colette (1962, episodio del film collettivo L'amore a vent'anni), Baci rubati (1968), Non drammatizziamo... è solo questione di corna (1970), L'amore fugge (1978). Il 25 settembre 2014 è uscita nelle sale cinematografiche italiane la versione restaurata da Mk2 e distribuita dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con BIM. Viene così ricordato, a trent'anni dalla morte del regista, uno dei manifesti e dei pilastri della Nouvelle Vague.
La Nouvelle vague è un movimento cinematografico francese nato sul finire degli anni cinquanta.
Il cinema (dal greco antico κίνημα, -τος "movimento") è l'insieme delle arti, delle tecniche e delle attività industriali e distributive che producono come risultato commerciale un film. Nella sua accezione più ampia la cinematografia è l'insieme dei film che, nel loro complesso, rappresentano un'espressione artistica che spazia dalla fantasia, all'informazione, alla divulgazione del sapere. La cinematografia viene anche definita come la settima arte, secondo la definizione coniata dal critico Ricciotto Canudo nel 1921, quando pubblicò il manifesto La nascita della settima arte, prevedendo che la cinematografia avrebbe unito in sintesi l'estensione dello spazio e la dimensione del tempo. Fin dalle origini, la cinematografia ha abbracciato il filone della narrativa, diventando la forma più diffusa e seguita di racconto.
Boris Abramovič Kaufman (Białystok, 24 agosto 1897 – New York, 24 giugno 1980) è stato un direttore della fotografia russo naturalizzato statunitense.