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In matematica la teoria del caos è lo studio, attraverso modelli propri della fisica matematica, dei sistemi dinamici che esibiscono una sensibilità esponenziale rispetto alle condizioni iniziali. I sistemi di questo tipo, pur governati da leggi deterministiche, sono in grado di esibire un'empirica casualità nell'evoluzione delle variabili dinamiche. Questo comportamento casuale è solo apparente, dato che si manifesta nel momento in cui si confronta l'andamento temporale asintotico di due sistemi con configurazioni iniziali arbitrariamente simili tra loro.
Con l'indicazione condizioni standard (abbreviato in STP, dall'inglese Standard Temperature and Pressure o in TPS, da Temperatura e Pressione Standard) vengono intese le condizioni di temperatura e pressione di 0 °C e 1 bar (105 pascal), che sono state fissate dalla IUPAC come rappresentative delle condizioni in cui si trova normalmente una sostanza sulla Terra. L'organizzazione che si occupa degli standard, l'IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry), utilizza 0 °C (273,15 K, 32 °F) e 105 pascal (1 bar).Prima del 1982 era utilizzato un valore di pressione leggermente diverso, di 1 atm (ovvero 101 325 Pa).STP non deve essere confuso con lo stato standard di un materiale (sostanza pura, miscela o soluzione ) che è un punto di riferimento utilizzato per calcolare le sue proprietà in condizioni diverse. In linea di principio, la scelta dello stato standard è arbitraria, sebbene l'Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC) consigli di utilizzare una pressione standard p o = 10 5 Pa . Strettamente parlando, la temperatura non fa parte della definizione di uno stato standard, lo stato standard di un gas viene convenzionalmente scelto come gas ideale di pressione unitaria (di solito in bar), indipendentemente dalla temperatura. Tuttavia, la maggior parte delle tabelle sono compilate a temperature specifiche, comunemente 298,15 K (25,00 °C; 77,00 °F) o, meno comune, 273,15 K (0,00 °C; 32,00 °F).Le condizioni standard variano a seconda delle grandezze in oggetto. Per esempio nel caso dell'entalpia, dell'entropia termodinamica e dell'energia libera di Gibbs solo la pressione p stabilisce lo stato standard, ΔHθ(T), Sθ(T), ΔGθ(T). Infatti in termochimica, le condizioni standard si riferiscono esclusivamente alla pressione e all'attività unitaria dei singoli componenti di una miscela e si indicano tradizionalmente con l'apice ° o più recentemente - secondo la terminologia IUPAC - θ per evitare ambiguità.
Una condizione necessaria e sufficiente, nella logica di una proposizione, è quell'evento che è vero se e solo se la proposizione è vera.
La condizione, in diritto, è un avvenimento futuro ed incerto, al verificarsi del quale è subordinata l'iniziale efficacia di un negozio giuridico o di una sua clausola (condizione sospensiva), oppure la cessazione degli effetti del negozio giuridico o di una sua clausola (condizione risolutiva). L'avvenimento futuro ed incerto può essere indipendente dalla volontà delle parti (condizione casuale), ma può anche dipendere dalla volontà di una di esse (condizione potestativa). La condizione si definisce, infine, "meramente potestativa" quando il suo avveramento dipende unicamente da un'arbitraria determinazione di volontà di una delle parti (cioè la decisione può essere assunta senza alcuna ponderazione di vantaggi e svantaggi prodotti dalla decisione medesima). Secondo l'art. 1355 c.c. è nulla l'assunzione di un'obbligazione o l'alienazione di un diritto sotto condizione sospensiva meramente potestativa, il cui avveramento è determinato dalla volontà arbitraria di chi si obbliga o aliena il diritto. La ragione della nullità è determinata, con tutta evidenza, dalla mancanza dell'elemento volontaristico, e dunque dalla mancanza di un elemento essenziale del negozio giuridico (affermare "ti venderò la casa se vorrò", vuol dire non emettere alcuna seria dichiarazione di volontà). La condizione, sospensiva o risolutiva, contraria a norme imperative, all'ordine pubblico o al buon costume rende nullo il contratto. Per quanto riguarda la condizione impossibile, ossia relativa ad un evento che sia dal punto di vista giuridico o dal punto di vista naturale irrealizzabile, se sospensiva rende il contratto nullo, se risolutiva si considera come non apposta. La condizione non può essere apposta ai cosiddetti atti legittimi: il matrimonio, il riconoscimento del figlio naturale, accettazione e rinuncia dell'eredità, accettazione della nomina di esecutore testamentario. In dottrina si distingue, da un punto di vista soggettivo, la condizione volontaria (condicio facti) dalla condizione legale (condicio iuris). La prima è apposta dalle parti del negozio giuridico nell'ambito della loro autonomia contrattuale. La seconda, detta anche condizione legale, è posta direttamente dalla legge. La caratteristica dell'incertezza distingue la condizione dal termine, il cui verificarsi è invece certo (anche se non in tutti i casi è già noto quando avverrà).
Il clima italiano è il clima che caratterizza la regione italiana, compresa tra 47° 00′ e 35° 30′ di latitudine nord, ovvero posta poco più a sud rispetto al centro della zona temperata dell'emisfero boreale: nel nord del territorio prevale, secondo la classificazione dei climi di Köppen, un tipo di clima temperato umido (Cfa/Cfb), mentre al centro-sud il clima mediterraneo con periodo estivo secco (Csa).
Il clima della Toscana presenta caratteristiche diverse da zona a zona, essendo influenzato sia dal mare che bagna la regione a ovest, sia dalla dorsale appenninica che delimita il territorio prima a nord e poi a est. Le correnti d'aria che caratterizzano il clima della Toscana presentano spesso andamenti diversi a nord e a sud dell'Isola d'Elba, che con il suo Monte Capanne tende a comportarsi come una sorta di "spartiacque" a livello meteorologico.
Il territorio russo vede una gran varietà climatica. Complessivamente, vista la prevalente posizione settentrionale del suo territorio, predominano i climi freddi e temperato-freddi; quasi ovunque il clima è soggetto a forte continentalità, con differenza stagionali molto marcate, che diventano addirittura esasperate nella Siberia orientale. In linea generale, insediamenti umani regolari sono strettamente associati alla possibilità di un altrettanto regolare sfruttamento agricolo del territorio; ciò considerato, si capisce perché il fattore clima, in Russia, divenga spesso un fattore limitante all'insediamento umano. Famosa è anche l'espressione "inverno russo" in ambito militare. Su buona parte del territorio, i periodi di gelo sono così intensi e prolungati da limitare la stagione di crescita, cioè il periodo libero dal rischio di gelate, ai soli tre mesi estivi; poca importanza, in queste situazioni, assumono i valori di temperatura media di luglio, che possono anche essere discretamente elevati. Situazioni del genere si osservano (escludendo ovviamente le regioni di montagna, peraltro marginali nel panorama russo) su tutta la parte europea a nord del 60º parallelo e a latitudini variabili fra i 53° e i 57°N nella parte siberiana che, non casualmente, segnano delle linee di confine fra terre più densamente popolate e terre "selvagge".
Il clima dell'Himalaya, nettamente discordante rispetto al clima tropicale cui appartiene, varia a seconda dell'altitudine, da subtropicale alle pendici meridionali fino ad alpino estremo sulle vette più elevate. Si possono distinguere tre macro-stagioni: da ottobre a febbraio con basse temperature, da maggio a giugno con temperature più elevate e da giugno a settembre con l'umida stagione monsonica caratterizzata da violente piogge, limitate però al settore meridionale della catena, le cui alte vette impediscono il passaggio dei monsoni.
Il clima antartico ha caratteristiche che lo differenziano da qualunque altro clima classificato sulla Terra e che solo a partire dalla seconda metà del XX secolo cominciarono a essere comprese. Con le spedizioni scientifiche nella Terra Australis, si svilupparono ricerche in tutte le branche, non esclusa quella meteorologica, ma le caratteristiche climatiche del plateau centro orientale rimasero un punto interrogativo sino all'Anno geofisico internazionale, quando l'installazione di basi scientifiche permanenti, americane e sovietiche, permise la raccolta continua dei dati atmosferici giornalieri tutto l'anno.