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Il tetragramma biblico è la sequenza delle quattro lettere ( greco: tetragràmmaton; τέτρα, «quattro» e γράμματα, «lettere») ebraiche che compongono il nome proprio di Dio (lat. theonymum) utilizzato nella Bibbia ebraica, il Tanakh, o per i cristiani l'Antico Testamento, in cui «il nome ricorre più di seimilaottocento volte». L'esistenza di un teonimo in un contesto puramente monoteista è fonte di discussione.Le quattro lettere del tetragramma sono in ebraico יהוה (yod, he, waw, he, da leggersi da destra a sinistra). La traslitterazione più comune è: YHWH. Dato che nella lingua ebraica non si scrivono le vocali, il tetragramma biblico è costituito unicamente da consonanti. Fin dall'epoca persiana, per un'interpretazione restrittiva del secondo dei dieci comandamenti, gli Ebrei considerano il tetragramma come troppo sacro per essere pronunciato e perciò la corretta vocalizzazione (l'interpolazione di vocali alle consonanti) delle quattro lettere del tetragramma è andata col tempo perduta. L'Ebraismo, quindi, ritiene persa la corretta pronuncia del nome sacro. Coloro che seguono le tradizioni ebraiche conservatrici non pronunciano יהוה, ad alta voce o in silenzio mentalmente, né lo leggono traslitterato in altre lingue. La Halakhah (Legge ebraica) prescrive che il nome sia pronunciato come Adonai (quest'ultimo è anch'esso considerato un nome sacro, da usarsi solamente durante le preghiere); prescrivendo anche che per farvi riferimento si debba usare la forma impersonale HaShem ("il Nome"). La parola è invece sostituita con altri termini divini, sia che si desideri invocare o fare riferimento al Dio di Israele. Un'altra forma sostitutiva ebraica comune, oltre alle già citate, è hakadosh baruch hu (“Il Santo Benedetto”). A partire dal XVI secolo è nata una ricerca approfondita e vasta su come ricostruire ipoteticamente la pronuncia del tetragramma. Basandosi sulle consonanti ebraiche, la pronuncia del tetragramma potrebbe essere vicino a Yahweh. I Samaritani, infatti, affermano che la pronuncia sia iabe. Alcune fonti patristiche, tuttavia, forniscono prove per la pronuncia greca iaō.«Molti studiosi ritengono che il significato più appropriato possa essere "Egli porta all'esistenza ciò che esiste"» Hans Kung osserva che quel nome è «una dichiarazione sulla volontà di Dio, secondo l'interpretazioni oggi fornita dai principali esegeti dell'Antico Testamento […] che esprime la sua esistenza dinamica […]». Il nome potrebbe anche derivare da un verbo che significa "divenire", "avvenire", "esistere" ed "essere".
Il soffocamento nella cenere era un metodo di esecuzione delle condanne a morte in cui la vittima veniva immersa nella cenere fino a causarne il soffocamento, ossia la morte per asfissia. Esistono testimonianze dell'utilizzo di questo tipo di pena capitale sia nell'antica Persia che in alcune civiltà mesoamericane.
Pluto è una commedia di Aristofane, andata in scena per la prima volta ad Atene, alle Lenee del 388 a.C. Prende il nome dal dio greco della ricchezza, Pluto, ed è incentrata sulla diseguale distribuzione tra gli uomini del denaro, movente principale delle azioni umane.
Luca Ronconi (Susa, 8 marzo 1933 – Milano, 21 febbraio 2015) è stato un attore teatrale e regista teatrale italiano.
Ezio Savino (Milano, 20 gennaio 1949 – Bresso, 25 ottobre 2014) è stato uno scrittore, traduttore, grecista, latinista e docente italiano.
Aristofane, figlio di Filippo del demo di Cidateneo (in greco antico: Ἀριστοφάνης Aristophánēs, pronuncia: [aristopʰánɛːs]; Atene, 450 a.C. circa – 385 a.C. circa), è stato un commediografo greco antico, uno dei principali esponenti della Commedia antica (l’Archaia) insieme a Cratino ed Eupoli, nonché l'unico di cui ci siano pervenute alcune opere complete (undici).
Carmagnola (Carmagnòla in piemontese) è un comune italiano di 29 003 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte, situato a circa 30 chilometri a sud del capoluogo.
Anna Rita Marchesini (Orvieto, 19 novembre 1953 – Orvieto, 30 luglio 2016) è stata un'attrice teatrale, comica, doppiatrice, scrittrice, imitatrice e docente italiana. Ha fatto parte del celebre Trio con Massimo Lopez e Tullio Solenghi, che ha lavorato con continuità dal 1982 al 1994 e si è eccezionalmente ricostituito per l'ultima volta nel 2008, seppure per sole tre serate televisive, per festeggiare i 25 anni dalla fondazione. Dopo lo scioglimento del Trio, l'attrice ha continuato la sua attività al fianco di Solenghi nel biennio 1994 - 1995, per poi proseguire da sola la carriera di attrice teatrale.