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Immanuel Maurice Wallerstein (/ˈwɔːlərstiːn/) (New York, 28 settembre 1930 – New York, 31 agosto 2019) è stato un sociologo, storico ed economista statunitense, noto per il suo sviluppo dell'approccio generale in sociologia che ha portato alla nascita del suo approccio al sistema-mondo. Dopo il dottorato in sociologia alla Columbia University di New York, Wallerstein ha insegnato alla McGill University di Montreal in Canada dal 1971 al 1976, quindi alla Binghamton University di New York fino al 1999. Fino al 2005 fu direttore del Fernand Braudel Center for the Study of Economies, Historical Systems, and Civilizations della Binghamton University. Già presidente dell'International Sociological Association. Deve la sua notorietà soprattutto ai pionieristici studi sul sistema-mondo, in particolare a Il sistema mondiale dell'economia moderna in tre volumi (ed. Il Mulino, 1978, 1982, 1995). Wallerstein ha pubblicato commenti bimestrali sindacati attraverso Agence Global sugli affari del mondo da ottobre 1998 a luglio 2019. È stato ricercatore senior presso l'Università di Yale dal 2000 fino alla sua morte nel 2019.
Georges Duby (Parigi, 7 ottobre 1919 – Aix-en-Provence, 3 dicembre 1996) è stato uno storico francese specializzato nel Medioevo. Fu uno specialista in particolare dei secoli X, XI, XII e XIII nell'Europa occidentale. È stato associato alla École des Annales, fondata nel 1929 da Marc Bloch e Lucien Febvre, a cui Fernand Braudel si associò in seguito.
Fernand Paul Achille Braudel (Luméville-en-Ornois, 24 agosto 1902 – Cluses, 28 novembre 1985) è stato uno storico francese. È stato uno dei principali esponenti della École des Annales, che studia le civiltà e i cambiamenti a lungo termine, in opposizione alla storia degli avvenimenti. È ritenuto uno dei massimi storici del XX secolo. È stato direttore della VI sezione dell'École Pratique des Hautes Études (divenuta poi École des Hautes Études en Sciences Sociales) di Parigi. È stato primo presidente dell'Istituto Internazionale di Storia Economica "F. Datini" (1968-1984).
La val Trompia (in dialetto bresciano: Vall Trómpia, pronunciato [ˈ(v)al ˈtrompjɔ], conosciuta anche come "La via del Ferro") è una delle tre valli principali della provincia di Brescia. Pare derivi il suo nome dai Trumplini, antica popolazione retica. Interamente percorsa dal fiume Mella per una lunghezza di circa 50 km, ha un andamento essenzialmente da nord a sud, dal massiccio cristallino delle Tre Valli allo sbocco nella pianura padana a Brescia e non presenta segni di attività geomorfologica glaciale.
Gardone Val Trompia (Gardû de Altrompia o localmente solo Gardû in dialetto bresciano, pronuncia /garˈduː/) è un comune italiano di 11 511 abitanti della provincia di Brescia, nella media Val Trompia, in Lombardia. Nel 1927 al comune di Gardone Val Trompia vennero aggregati i comuni di Inzino e Magno, attualmente frazioni. Il 17 settembre 2001 a Gardone Val Trompia è stato conferito il titolo di città, assegnato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in virtù della sua importanza storica e civica. Dal 2002 infatti allo stemma di Gardone Val Trompia è stato aggiunto la corona muraria dorata con cinque torri che rappresenta il titolo di città. Il comune appartiene alla Comunità Montana di Valle Trompia.
'Le donne del Seicento, aristocratiche o borghesi che fossero, avevano come unica prospettiva quella di diventare buone mogli: erano infatti sempre istruite, sapevano leggere e scrivere (cosa che invece non si vedeva nel periodo rinascimentale, dove erano rare le occasioni di incontrare donne colte), fin da piccole venivano avviate agli atti di pietà e venivano istruite sulla religione e sul culto. Seguivano gli ormai antichi modelli usati anche nel Rinascimento: dovevano provvedere ad una dote matrimoniale (commisurata alla ricchezza della propria famiglia), se non si sposavano venivano mandate in convento (questo a volte non accadeva per le donne di basso ceto e quelle campagnole), ed era lì che imparavano le arti "obbligatorie" per le donne del tempo, ovvero filare e tessere, cucinare e governare la casa. Il matrimonio, comunque, era il principale (e unico, escludendo il convento) obiettivo della donna. Le donne che non si sposavano rimanevano nella casa dei genitori, ed erano forse anche più libere. Sebbene nel Rinascimento l'istruzione femminile venisse considerata un'inutile perdita di tempo, nel Cinquecento cominciarono a nascere istituzioni scolastiche riservate alle donne (media borghesia) che permettevano l'apprendimento della lettura e della scrittura come in una vera e propria scuola, oltre al necessario per governare la casa.