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La Restaurazione borbonica (1874-1931) o II Restaurazione, è il periodo storico che va dal pronunciamento militare del 29 dicembre 1874 a Sagunto del generale Arsenio Martínez Campos y Antón, che pone fine alla Prima repubblica spagnola, fino alla proclamazione della Seconda repubblica (14 aprile 1931). Il periodo è caratterizzato da una certa stabilità istituzionale, dalla costruzione di un modello liberale dello Stato monarchico e dal coinvolgimento dei movimenti sociali e politici nati in seno alla rivoluzione industriale, fino alla progressiva decadenza con l'avvento della dittatura di Miguel Primo de Rivera nel 1923.
La guerra civile spagnola (nota in Italia anche come guerra di Spagna) fu una guerra civile combattuta tra il luglio 1936 e l'aprile 1939, che vide lo scontro fra i nazionalisti (noti come nacionales), autori di un colpo di Stato promosso da Emilio Mola e altri militari (Jos Sanjurjo, Luis Orgaz, Joaqu n Fanjul) tra i quali figurava Francisco Franco, che poi sarebbe diventato capo militare e dittatore, ai danni della Repubblica, e i repubblicani (detti republicanos), composti da truppe fedeli al governo legittimo, guidato dal Fronte Popolare di ispirazione marxista. La guerra, che port al crollo della Repubblica, segn l'inizio della lunga dittatura del generale Franco (periodo del cosiddetto franchismo), che manifestava grande interesse per l'ideologia del fascismo e riusc ad affermarsi grazie anche ai consistenti aiuti da parte della Germania nazista e dell'Italia fascista. Il regime del caudillo dur fino al 1975 e fu seguito da un periodo di transizione per il ritorno alla democrazia, ma con forma di governo nuovamente monarchica.
Filippo IV di Spagna (in spagnolo Felipe IV; Valladolid, 8 aprile 1605 – Madrid, 17 settembre 1665), anche detto Filippo il Grande (Felipe el Grande), o Il Re Pianeta (El rey Planeta), fu re di Spagna dal 1621 fino alla morte, sovrano dei Paesi Bassi spagnoli nonché re del Portogallo e di Algarve come Filippo III (in portoghese Filipe III) fino al 1640. All'alba della sua morte nel 1665, l'Impero spagnolo aveva raggiunto il suo zenit territoriale raggiungendo la ragguardevole dimensione di 12,2 milioni di chilometri quadrati, ma d'altro canto esso si trovava in declino, processo che l'incostanza di Filippo e le mancate riforme della politica interna e di quella militare contribuirono a far peggiorare.
Abu 'Abd Allāh Muhammad, o Muhammad XII, conosciuto come Boabdil (in arabo: أبو عبد الله محمد; Granada, 1459 – Fez, 1528), fu il 22º sultano della dinastia dei Nasridi o Nazarí e, di fatto, l'ultimo sultano del Sultanato di Granada. Era figlio di Abu l-Hasan 'Ali di Granada (chiamato dai Castigliani "Muley Hacen") e succedette inizialmente al padre e poi allo zio Muḥammad XIII al-Zaghal. Dopo la Capitolazione di Granada il sultanato venne assorbito dal regno di Castiglia ed egli andò in esilio. Fu chiamato anche el Chico, cioè "il Piccolo" (per distinguerlo dal padre "Muley Hacen" el-Viejo cioè "il Vecchio") e anche el Zogoybi, cioè "il re sfortunato".
L'antisemitismo, per alcuni sinonimo di giudeofobia, è la paura o l'odio verso i giudei, cioè gli ebrei. Secondo la Working Definition of Antisemitism ("definizione pratica dell'antisemitismo"), dell'Agenzia europea dei diritti fondamentali «l'antisemitismo è quella certa percezione descrivibile come odio verso gli ebrei. Le manifestazioni retoriche e fisiche dell'antisemitismo sono dirette contro singoli ebrei o non ebrei, e/o contro la loro proprietà, contro le istituzioni comunitarie e contro le strutture religiose ebraiche. Inoltre tali manifestazioni possono anche avere come bersaglio Israele, concepito come una collettività di ebrei. L'antisemitismo accusa frequentemente gli ebrei di cospirare ai danni del resto dell'umanità, ed è spesso utilizzato per incolpare gli ebrei di uno o più problemi politici, sociali ed economici. Trova espressione orale, scritta e impiega stereotipi sinistri e tratti caratteriali negativi.
L'Alhambra è un complesso palaziale andaluso a Granada. Etimologicamente, Alhambra in arabo è "al-Ḥamrā’" (la Rossa, Arabo الحمراء), dal momento che il suo nome intero era Qalʿat al-ḥamrā’ʾ (Cittadella rossa). Secondo alcune versioni il nome veniva dal colore rosato delle mura che circondavano l'Alhambra. L'Alhambra è una vera città murata (medina) che occupa la maggior parte del colle della Sabika, mentre per parte sua Granada fruiva di un altro sistema di mura protettive di cinta. Pertanto l'Alhambra poteva funzionare in modo autonomo rispetto a Granada. Nell'Alhambra vi erano tutti i servizi propri necessari agli abitanti che vi vivevano: moschee, scuole, botteghe e altro. Nel 1238 fece il suo ingresso a Granada dalla Porta di Elvira, per occupare il Palazzo del Gallo del Vento, Muḥammad ibn Naṣr (noto anche come Naẓar), chiamato al-Ḥamar, "Il Rosso", perché aveva la barba di colore rossiccio, fondatore della dinastia nasride del Sultanato di Granada. Quando Muḥammad ibn Naṣr entrò trionfatore a Granada, la popolazione lo accolse al grido di Benvenuto al vincitore per la grazia di Dio (marhaban li-l-Nāṣir), al quale egli rispose dicendo: Non v'è altro vincitore se non Dio (wa lā ghālib illā Allāh). Questo è il motto dello stemma nasride ed è scritto in tutta l'Alhambra. Muḥammad ibn Naṣr fece edificare il primo nucleo del palazzo. Suo figlio Muhammad II, che fu amico di Alfonso X di Castiglia, lo fortificò. Nel 1492, con la conquista di Granada da parte dei Re Cattolici, l'Alhambra passò ad essere palazzo reale dei re di Spagna e questo salvò il complesso dalla distruzione patita invece da tanti altri monumenti islamici a seguito della Reconquista. Lo stile granadino nell'Alhambra rappresenta il punto supremo raggiunto dall'arte andalusa, che non si realizzò fino alla metà del secolo XIV con Yusuf I e Muhammad V nel 1333 e 1354. Il Comitato del patrimonio mondiale dell'UNESCO ha dichiarato l'Alhambra e il Generalife di Granada Patrimonio Culturale dell'Umanità nella sua sessione del giorno 2 novembre 1984. È stata indicata tra i 21 candidati finalisti per essere indicata come una delle sette meraviglie del mondo moderno. Il complesso copre più di 100.000 m² di superficie.