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Domenico Maria Manni (Firenze, 8 aprile 1690 – Firenze, 30 novembre 1788) è stato un filologo, editore, storico, erudito e poligrafo italiano.
Dante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), stato un poeta, scrittore e politico italiano. Il nome "Dante", secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, un ipocoristico di Durante; nei documenti era seguito dal patronimico Alagherii o dal gentilizio de Alagheriis, mentre la variante Alighieri si afferm solo con l'avvento di Boccaccio. considerato il padre della lingua italiana; la sua fama dovuta eminentemente alla paternit della Comed a, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la pi grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. Importante linguista, teorico politico e filosofo, Dante spazi all'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta" o, per antonomasia, il "Poeta". Dante, le cui spoglie si trovano presso la tomba a Ravenna costruita nel 1780 da Camillo Morigia, diventato uno dei simboli dell'Italia nel mondo, grazie al nome del principale ente della diffusione della lingua italiana, la Societ Dante Alighieri, mentre gli studi critici e filologici sono mantenuti vivi dalla Societ dantesca. A partire dal XX secolo e nei primi anni del XXI, Dante entrato a far parte della cultura di massa, mentre la sua opera e la sua figura hanno ispirato il mondo dei fumetti, dei manga, dei videogiochi e della letteratura.
Agnolo Firenzuola (o Fiorenzuola), ovvero Michelangelo Gerolamo Giovannini da Firenzuola (Firenze, 28 settembre 1493 – Prato, 27 giugno 1543), è stato uno scrittore italiano.
La pagina illustra le maggiori feste e tradizioni popolari sacre celebrate in Abruzzo, nel calendario liturgico di tutto l'anno, partendo da fine dicembre, dal periodo del Natale, fino alle ricorrenze dell'8 dicembre, all'Immacolata Concezione, e alle celebrazioni di San Nicola di Bari. Diversi sono stati i folkloristi e i demologi abruzzesi e non che si sono occupati dai catalogare, raccogliere e commentare le tradizioni dell'Abruzzo, partendo da Antonio De Nino, Gennaro Finamore, Vincenzo Balzano, Giovanni Pansa, poi Alfonso Maria Di Nola, Giuseppe Profeta, Francesco Verlengia, Emiliano Giancristofaro e infine Maria Concetta Nicolai.
Con dialetto toscano si intende un insieme di vernacoli (ossia un continuum dialettale) di ceppo romanzo diffuso nell'area d'Italia corrispondente all'attuale regione Toscana, con l'esclusione delle parlate della Romagna toscana, di quelle della Lunigiana e di quelle dell’area carrarese.Caratteristica principale di tali idiomi è quella di essere sostanzialmente parlati; ciò garantisce una chiara distinzione dall'italiano, che da sempre (e soprattutto fino al 1860) è stata una lingua quasi esclusivamente scritta, letteraria, aristocratica, parlata dalle élite scolarizzate. Il toscano quindi è un sistema linguistico allo stesso tempo innovativo (grazie all'uso vivo), ma anche conservativo, arcaizzante, grazie al suo (ancora oggi forte) legame con le aree più rurali della regione. Tradizionalmente, il toscano non era considerato un dialetto italiano data la grande somiglianza con l'italiano colto di cui, peraltro, è la fonte (sia pure modificatasi nel tempo rispetto alla parlata odierna) perché ritenuto, erroneamente, una semplice variante o vernacolo dell'italiano. I primi contributi letterari significativi in toscano risalgono al XIII-XIV secolo con le opere di Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, e successivamente nel XVI secolo con Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini, che conferirono ai parlari toscani la dignità di "lingua letteraria" della penisola. Al momento dell'unificazione dell'Italia fu scelto come lingua da adoperare ufficialmente, mettendo fine a una secolare discussione, a cui aveva partecipato anche Dante (nel De vulgari eloquentia), che vedeva due fazioni contrapposte, una che sosteneva la nascita di una lingua italiana sulla base di uno dei cosiddetti dialetti e un'altra che si proponeva di creare una nuova lingua che prendesse il meglio dai vari dialetti. Prese piede agli inizi del XIX secolo proprio la prima corrente, soprattutto grazie al prestigioso parere di Alessandro Manzoni (molto nota è la vicenda relativa alla scelta della lingua per la stesura de I promessi sposi e i panni sciacquati in Arno), ma non poche furono le critiche mossegli da chi sosteneva (in primo luogo il glottologo goriziano Graziadio Isaia Ascoli) che il toscano era un dialetto come gli altri e una vera lingua nazionale sarebbe potuta nascere solo dopo l'incontro tra le varie culture del paese.
Con dialetto spezzino (spezzin /speˈziŋ/) si intende la varietà ligure della varietà urbana della Spezia. Presso alcune frazioni del territorio comunale, come Marola, Cadimare, si usano termini più specifici: marolino, cadamoto; ma le differenze tra le parlate sono minimamente percettibili. Pur distinguendosi sia dal genovese che dai dialetti della limitrofa Lunigiana, ha comunque importanti punti di contatto con entrambi. Particolare per la sua cantilena, e per una propria fonologia, che risente dell'influenza toscana ed emiliana. Numerose sono le varianti fonetiche, essenzialmente riconducibili alle zone geografiche distinte del territorio: il dialetto risente fortemente delle influenze genovesi sulla riviera e nella parte alta della Val di Vara, a Sarzana e a La Spezia digrada nel tipo lunigianese, e si caratterizza per tratti comuni condivisi soprattutto con l'emiliano, mentre è intriso di toscanismi nella bassa Val di Magra. Un recente studio dell'Accademia Lunigianese di Scienze Giovanni Capellini ha evidenziato la matrice quasi esclusivamente lunigianese del dialetto spezzino. Sono numerose le parole di origine straniera: soprattutto dal francese, dallo spagnolo, dal portoghese.
Con l'espressione gallo-piceno o gallico marchigiano o dialetti metauro-pisaurini o marchigiano settentrionale si definisce l'insieme delle varietà linguistiche di tipo gallo-italico parlate nella provincia di Pesaro e Urbino e alcune zone settentrionali di quella di Ancona (Senigallia), nella regione italiana delle Marche.
Il dialetto brianzolo è un insieme di varietà del ceppo occidentale della lingua lombarda parlato nella Brianza e che presenta tracce anche di quello orientale.
I Boston Red Sox sono una delle franchigie di baseball della Major League Baseball (MLB), fondata nel 1901 a Boston, Massachusetts sotto il nome di Boston Americans, sono stati anche soprannominati nei primi anni Boston Somersets, in onore del primo proprietario Charles Somers. Fin dal 1912 la squadra gioca le proprie partite interne al Fenway Park, che è il più antico ancora esistente tra gli stadi della Major League Baseball. L'attuale denominazione Red Sox, scelta dal terzo proprietario John Irving Taylor nel 1908, è una contrazione dialettale della parola Red Socks (in italiano Calze Rosse) e deriva dal colore dei calzettoni indossati dai giocatori della squadra. La franchigia, tra le più famose al mondo, vinse cinque World Series tra il 1903 ed il 1918, ma in seguito non riuscì più a conquistare il titolo per un periodo di 86 anni (dal 1918 al 2004); si credette che questo fatto fosse stato causato dalla cessione di Babe Ruth (soprannominato Il Bambino) ai rivali dei New York Yankees, tanto che la gente iniziò a parlare di una presunta maledizione, a cui venne dato il nome di Maledizione del Bambino. Tuttavia nel 2004 i bostoniani tornarono alla vittoria, replicandosi poi anche nel 2007, 2013 e nel 2018. Dal 2001 la proprietà della franchigia è detenuta dall'imprenditore Tom Werner, che possiede anche la squadra di calcio inglese del Liverpool Football Club, militante nella Premier League (prima divisione inglese).