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Jean Piaget (Neuchâtel, 9 agosto 1896 – Ginevra, 16 settembre 1980) è stato uno psicologo, biologo, pedagogista e filosofo svizzero. È considerato il fondatore dell'epistemologia genetica, ovvero dello studio sperimentale delle strutture e dei processi cognitivi legati alla costruzione della conoscenza nel corso dello sviluppo, e si dedicò molto anche alla psicologia dello sviluppo.
L'egocentrismo è l'atteggiamento e comportamento del soggetto che pone se stesso e la propria problematica al centro di ogni esperienza, trascurando la presenza e gli interessi degli altri. La parola deriva dal termine greco ἐγώ (egò) che significa "Io" Una persona egocentrica non possiede la teoria della mente e non riesce a provare empatia con gli altri individui. Gran parte dei soggetti autistici sono anche egocentrici. Jean Piaget (1896-1980) sosteneva che tutti i bambini piccoli fossero egocentrici, in quanto incapaci di differenziare il proprio punto di vista da quello altrui. Secondo Piaget il "linguaggio egocentrico", tipico dei bambini dai tre ai sei anni, accompagna le attività solitarie e i giochi simbolici e soddisfa un'intima necessità di espressione fine a se stessa. L'egocentrismo nel linguaggio del bambino si può rilevare quando viene utilizzata insistentemente la parola "io" (egocentrismo verbale) o nel monologo collettivo (ogni bambino continua il suo discorso, incurante delle parole degli altri). Il bambino, sempre secondo la teoria di Piaget, inizierà a superare il proprio egocentrismo con l'inizio del periodo delle operazioni concrete (dai 7 ai 12 anni). Da questo momento in poi, il bambino sarà in grado di porsi dal punto di vista altrui. Il linguaggio egocentrico si può ritrovare anche negli adulti, soprattutto in caso di stress prolungato o in situazioni di grande euforia. In filosofia Max Scheler all'inizio del Novecento reinterpretò la riduzione fenomenologica come messa fra parentesi dell'egocentrismo.
Le parole e le cose è un libro di Michel Foucault, pubblicato per la prima volta in Francia da Gallimard nel 1966, con il titolo originale Les Mots et les Choses (Une archéologie des sciences humaines) ("Le parole e le cose — un'archeologia delle scienze umane"). Sia in quest'opera, sia ne L'archeologia del sapere, Foucault sviluppa la nozione di episteme. Sembra che in principio Foucault preferisse il titolo L'Ordre des choses ("L'ordine delle cose"), prima di cambiarlo in quello attuale per accontentare il suo editore, Pierre Nora. Uno dei motivi per insistere sul titolo preferito — del resto successivamente utilizzato nella traduzione inglese, The Order of Things, e in quella tedesca, Die Ordnung der Dinge — sarebbe stato evitare la quasi omonimia con altri coevi scritti dello strutturalismo.Foucault s'impegna nel portare alla luce le origini delle scienze umane, particolarmente ma non esclusivamente la psicologia e la sociologia.
Jean Le Boulch (Brest, 28 gennaio 1924 – Dinard, 27 maggio 2001) è stato un medico francese, professore di educazione fisica e fondatore della psicocinetica.
L'imitazione (dalla parola latina imitatio -onis , che discende a sua volta dal verbo imitāri - imitare) è un'attività di produzione o un comportamento non originale, basati su un modello preesistente che si ritiene valido e che si cerca di eguagliare intenzionalmente o casualmente. La parola può avere sia valenza positiva, se il modello è preso solo come punto di partenza e stimolo, che negativa, quando la riproduzione è solo una sterile e pedissequa copia dell'esempio esistente.
Il costruzionismo è una teoria dell'apprendimento, basato sulla teoria del costruttivismo, secondo la quale l'individuo che apprende costruisce modelli mentali per comprendere il mondo intorno a lui. Sostiene che l'apprendimento avviene in modo più efficiente se chi apprende è coinvolto nella produzione di oggetti tangibili. In questo senso il costruzionismo è connesso all'apprendimento esperienziale e ad alcune teorie di Jean Piaget. Seymour Papert ha definito così il termine costruzionismo: Le idee di Papert divennero note grazie alla pubblicazione del suo libro fondamentale Mindstorms: Children, Computers and Powerful Ideas (Basic Books, 1980). Papert ha descritto i bambini che creano programmi nel linguaggio di programmazione educativo Logo, paragonando il loro apprendimento come vivere nel "paese della matematica", dove imparare idee matematiche diventa naturale come imparare il francese mentre si vive in Francia.
L’apprendimento esperienziale (Experiential Learning) costituisce un modello di apprendimento basato sull'esperienza, sia essa cognitiva, emotiva o sensoriale. Il processo di apprendimento si realizza attraverso l'azione e la sperimentazione di situazioni, compiti, ruoli in cui il soggetto, attivo protagonista, si trova a mettere in campo le proprie risorse e competenze per l'elaborazione e/o la riorganizzazione di teorie e concetti volti al raggiungimento di un obiettivo. L'apprendimento esperienziale consente al soggetto di affrontare situazioni di incertezza sviluppando comportamenti adattivi e migliorando, nel contempo, la capacità di gestire la propria emotività nei momenti di maggiore stress psicologico. Consente inoltre di sviluppare le proprie abilità di problem solving, anche attraverso l'abilità creativa, e di far acquisire autoconsapevolezza mediante auto-osservazione ed etero-osservazione al fine di ridefinire eventuali atteggiamenti inadeguati e di valorizzare i comportamenti costruttivi. L'esperienza così acquisita diviene patrimonio di conoscenza del soggetto e costituirà il nuovo punto di partenza di ulteriori evoluzioni.