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In senso giuridico, con il termine capitalismo ci si riferisce a quegli ordinamenti statuali che pongono il capitale (il reddito, la proprietà, ecc.) al centro della tutela costituzionale.In economia, il capitalismo è un sistema economico in cui imprese e/o privati cittadini possiedono mezzi di produzione, ricorrendo spesso al lavoro subordinato per la produzione di beni e servizi a partire dalle materie prime lavorate, al fine di generare un profitto attraverso la vendita diretta o indiretta ad acquirenti degli stessi. Tale produzione, basata sulla domanda e sull'offerta nel mercato generale di tali prodotti, è nota come economia di mercato, contrapposta all'economia pianificata, caratterizzata invece da una pianificazione centrale da parte dello Stato. Anziché pianificare le decisioni economiche attraverso metodi politici centralizzati, come nel caso del feudalesimo e del socialismo, sotto il capitalismo tali decisioni sono del tutto decentralizzate ovvero nate sulla base di libere e volontarie iniziative dei singoli imprenditori.
Karl Emil Maximilian Weber (in Tedesco: ['maks 've:b ]; Erfurt, 21 aprile 1864 Monaco di Baviera, 14 giugno 1920) stato un sociologo, filosofo, economista e storico tedesco. considerato uno dei padri fondatori dello studio moderno della sociologia e della pubblica amministrazione. Cominci la sua carriera accademica all'Universit Humboldt di Berlino; successivamente lavor all'Universit Albert Ludwigs di Friburgo, all'Universit di Heidelberg, all'Universit di Vienna e all'Universit di Monaco di Baviera. Personaggio influente nella politica tedesca del suo tempo, fu consigliere dei negoziatori tedeschi durante il Trattato di Versailles (1919) e della commissione incaricata di redigere la Costituzione di Weimar. Larga parte del suo lavoro di pensatore e studioso riguard la razionalizzazione nell'ambito della sociologia della religione e della sociologia politica, ma i suoi studi diedero un contributo importante anche nel campo dell'economia. La sua opera pi famosa il saggio L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, con il quale cominci le sue riflessioni sulla sociologia della religione. Weber sosteneva che la religione fosse una delle ragioni non esclusive per cui le culture dell'Occidente e dell'Oriente si sono sviluppate in maniera diversa, e sottolineava l'importanza di alcune particolari caratteristiche del Protestantesimo ascetico che portarono alla nascita del capitalismo, della burocrazia e dello Stato razionale e legale nei paesi occidentali. In un'altra sua importante opera, La politica come professione (Politik als Beruf) - da notare, comunque, che, in tedesco, Beruf-Berufung significano anche vocazione, analogamente all'inglese "vocation" - Weber defin lo Stato come "un'entit che reclama il monopolio sull'uso legittimo della forza fisica": una definizione divenuta centrale nello studio delle moderne scienze politiche in Occidente. Ai suoi contributi pi noti si fa spesso riferimento come "Tesi di Weber".
L'anarco-capitalismo, chiamato anche anarco-liberismo, anarchia di mercato, anarchia del libero mercato, capitalismo libertario o anarchismo della proprietà privata, è uno degli orientamenti della filosofia politica liberale e anarco-individualista (di area libertariana), e della filosofia giuridica giusnaturalista contemporanea, ed è presente principalmente nel mondo anglosassone, sebbene non manchino oggi importanti esponenti anarco-capitalisti tedeschi, francesi, italiani e di altre nazionalità. Si tratta di un'ideologia politica che propone l'abolizione dello Stato a favore della sovranità individuale sotto il libero mercato. Il principale riferimento intellettuale per l'anarco-capitalismo è l'opera dell'economista e filosofo della politica Murray Rothbard (1926 - 1995). Apparsa sulla scena statunitense nel corso degli anni sessanta, questa teoria politica propone l'instaurazione di una società priva di tassazione, dove ogni servizio venga offerto dai privati tramite spesa volontaria e nella quale sia eliminato ogni ricorso alla coercizione attraverso il superamento dello Stato, ritenuto intrinsecamente autoritario. L'anarco-capitalismo affonda le radici nella tradizione liberale e liberista, definendosi l'unica possibilità di dare un contenuto realistico e coerente alla proposta di abolire lo Stato e la violenza che è insita in esso.
L'economia socialista comprende l'insieme delle teorie economiche, delle pratiche e le norme dei sistemi economici socialisti ipotetici ed esistenti. Il sistema economico socialista è caratterizzato dalla proprietà sociale e dallo sfruttamento dei mezzi di produzione, i quali possono assumere diverse forme tra cui quella di cooperative autonome o di proprietà pubblica diretta tramite quale viene effettuata la produzione esclusivamente e direttamente per l'uso. Ciò che contraddistingue i sistemi socialisti è l'utilizzo dei mercati per allocare input e beni capitali tra le unità economiche: ciò viene definito come socialismo di mercato. Quando viene utilizzata la pianificazione, il sistema economico è designato come "economia pianificata socialista". L'economia socialista è stata associata a molteplici scuole di pensiero economico. L'economia marxista ha fornito una base per il socialismo basato sull'analisi del capitalismo, l'economia neoclassica e l'economia evolutiva hanno provveduto a fornire modelli globali di socialismo. Nel corso del XX secolo, le proposte e i modelli sia per le economie pianificate che per il socialismo di mercato erano fortemente basati sull'economia neoclassica o al massimo, su una sintesi di economia neoclassica con influenze da parte dell'economia marxista o istituzionale. La definizione di economia socialista può anche essere applicata all'analisi dei sistemi economici precedenti ed esistenti che sono stati implementati negli stati socialisti, così come nelle opere dell'economista ungherese János Kornai.
Il protestantesimo è una branca del cristianesimo moderno. Sorta nel XVI secolo in Germania e in Svizzera in contrasto con l'insegnamento della Chiesa cattolica, considerata non solo nella prassi, ma anche nella dottrina non più conforme alla Parola di Dio, a seguito del movimento politico e religioso, noto come riforma protestante, derivato dalla predicazione dei riformatori, fra i quali i più importanti sono Martin Lutero, Ulrico Zwingli, Giovanni Calvino e John Knox, il tutto circa un secolo dopo il tentativo riformatore da parte di Jan Hus nella vicina Boemia e quasi due dopo quello di John Wyclif in Inghilterra. Il Protestantesimo prende origine inizialmente dalla protesta del frate agostiniano Martin Lutero, docente di teologia all'università di Wittenberg. Questi il 31 ottobre 1517, irritato dalla predicazione del frate domenicano Johann Tetzel, pubblicò 95 tesi, elenco di quaestiones da sottoporre a pubblico dibattito su simonia, dottrina delle indulgenze e suffragio dei defunti nel purgatorio, intercessione e culto dei santi e delle loro immagini, che perciò andavano a toccare punti nodali dell'ecclesiologia medievale. La protesta di Lutero, seguita da aspre polemiche tra domenicani e agostiniani, si tramutava in rivolta dopo la minaccia di provvedimenti del 1520, fino alla scomunica papale ed al bando imperiale del 1521, da cui lo salvò il suo principe, Federico III di Sassonia. Col Luteranesimo le varie confessioni protestanti condividono un rifiuto dell'autorità del Papa (considerato ai tempi della Riforma come una sorta di anticristo), del culto di angeli, santi e della Madonna, ma anche un rifiuto del concilio ecumenico, e riconoscono solo alla Bibbia l'autorità suprema in materia di fede (sola scriptura). Dei sacramenti mantengono solo Battesimo ed Eucaristia, anche se coesistono diverse opinioni circa la presenza reale di Cristo nell'eucaristia (si afferma che i Luterani sostengano la consustanziazione in luogo della transustanziazione cattolica). Enfatizzano il sacerdozio di tutti i credenti, mentre viene negato un valore sacerdotale al ministero ordinato. Sostengono che la giustificazione dal peccato originale e la salvezza eterna siano ottenute solo per fede in Gesù Cristo e non tramite le opere umane (principi della sola fide e sola gratia). Il termine "Protestante" nacque in seguito alla lettera di protesta dei principi elettori luterani contro la proclamazione della Dieta di Spira del 1529, in cui l'imperatore cattolico Carlo V del Sacro Romano Impero ribadì l'editto della Dieta di Worms del 1521, che aveva condannato Martin Lutero pervicace come eretico, ingiungendo la restituzione dei beni ecclesiastici da quelli subito incamerati. Tuttavia, il termine è stato usato in molti sensi diversi, spesso come un termine generale per riferirsi al Cristianesimo occidentale riformato e non più soggetto all'autorità papale o patriarcale, comprese varie chiese o congregazioni vecchie e nuove che non fanno parte del movimento protestante originale. A partire dal XVI secolo i Luterani fondarono le loro chiese in Germania e nella Scandinavia, mentre le Chiese calviniste furono costruite principalmente da Zwingli e Calvino in Svizzera e in Francia (Ugonotti), e in Scozia esse lo furono da Knox, promotore del Presbiterianesimo; così come anche in Ungheria e in Polonia vi furono denominazioni locali aderenti alla Riforma. La Chiesa d'Inghilterra, a sua volta, dichiarò l'indipendenza dall'autorità papale nel 1534, dando vita all'Anglicanesimo, senza mutamenti dottrinali o liturgici; ma successivamente, durante il regno di Edoardo VI, veniva influenzata dai valori della Riforma calvinista, che generò in seguito i Puritani. Dopo la breve restaurazione cattolica della regina Maria I d'Inghilterra, chiamata proprio per questo "Maria la sanguinaria", la nazione tornava all'anglicanesimo, ma riformato, con la regina Elisabetta I d'Inghilterra. Importante poi fu l'Anabattismo, predicato dal già luterano Thomas Müntzer ed altri, ma subito combattuto e stroncato dai principi e a cui si rifece il Battismo, il cui primo predicatore fu John Smyth nei primi anni del XVII secolo e che concepiva il loro sacramento solo in età adulta. Altri movimenti di riforma, conosciuti come "Riforma radicale", ebbero luogo anche nell'Europa orientale, come il movimento antitrinitario di Fausto Sozzini e altri, chiamato appunto Socinianesimo, dopo esser stato respinto dai calvinisti svizzeri. Infine, anche il moravianesimo aderì alla Riforma, dalla quale deriverà anche il Pietismo, quest'ultimo nato in seno al Luteranesimo.
Il capitalismo cognitivo è un'ipotesi di ricerca formulata originariamente, sul finire degli anni novanta, dal gruppo di ricercatori del Laboratorio MATISSE-ISYS Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne coordinati da Bernard Paulré per precisare il senso delle trasformazioni che hanno interessato il regime di accumulazione che caratterizza i principali sistemi economici dopo la crisi del fordismo e il processo di globalizzazione. Il concetto di capitalismo cognitivo vorrebbe dunque rappresentare un passo avanti rispetto al concetto di postfordismo, termine che resta vago e che delimita un modello definibile solo in negativo. Di seguito verranno elencati alcuni dei principali temi che caratterizzano l'analisi del capitalismo contemporaneo dal punto di vista dei teorici del capitalismo cognitivo.
L'azione sociale è un concetto introdotto dal sociologo tedesco Max Weber. Può essere definito come un'azione condivisa con altre persone e destinata a produrre effetti su altre persone. Essa può essere generata da un impulso emotivo o da un valore condiviso ed è dotata di un significato di cui l'attore sociale, cioè colui che la esercita, la riempie.
L'antiprotestantesimo è l'opposizione ideologica, critica, istituzionale o anche solo pregiudiziale nei confronti del protestantesimo e, per estensione, di tutte le chiese aderenti alla Riforma protestante. Tradizionalmente, l'antiprotestantesimo era praticato (e continua a essere in misura minore) dalla Chiesa cattolica dopo lo scisma di Martin Lutero, essendo quest'ultimo un critico nei confronti della Chiesa di Roma, specie di usanze come la simonia, il culto dei santi, l'intercessione presso i morti, la plenitudo potestatis, la teoria del purgatorio e il mercato delle indulgenze; nonostante ciò, tale sentimento nel tempo è entrato a far parte anche dell'Ortodossia e di movimenti, sette o organizzazioni che discendono dal protestantesimo ma non s'identificano con esso, anzi lo detestano, come il restaurazionismo.
Gli amish (in tedesco della Pennsylvania: Amisch, in tedesco: Amische) sono una comunità religiosa nata in Svizzera nel Cinquecento e stabilitasi negli Stati Uniti d'America nel Settecento. Il gruppo più grande si trova in Ohio. Con una media di 7 figli per famiglia, sono tra le popolazioni a maggior incremento demografico del mondo: tra il 1992 e il 2013 gli amish sono aumentati del 120%, mentre la popolazione statunitense è cresciuta del 23%. Quando si parla di amish, quasi sempre si fa riferimento agli "amish del Vecchio Ordine", ciò in quanto nella seconda metà del XIX secolo, gli amish si divisero in vari sottogruppi, di cui gli amish del Vecchio Ordine rappresentavano solo circa un terzo. Tuttavia, la maggior parte degli altri sottogruppi ha perso nel tempo alcune particolarità, e si è assimilata alla società americana. Oltre agli amish di Vecchio Ordine, tuttavia, i beachy amish e gli amish del Nuovo Ordine ("New Order Amish") hanno conservato parti della loro antica cultura. Gli amish del Vecchio ordine sono divisi in più di quaranta sottogruppi, alcuni dei quali anche molto diversi. Gli amish del Vecchio Ordine sono diffusi in USA e in Canada. In Europa gli amish si sono assimilati ai Mennoniti. I beachy amish, che guidano con macchine e non con carrozze e che parlano solo inglese e non tedesco, sono geograficamente molto più diffusi che gli amish del Vecchio Ordine. Le chiese internazionali di Beachy amish e le loro missioni sono diffuse non solo in USA, ma anche in El Salvador, Belize, Nicaragua, Costa Rica, Paraguay, Irlanda, Ucraina, Romania, Kenya, Australia e Canada. In Messico, Paraguay, Bolivia, Argentina ed in altri paesi in America Latina ci sono Mennoniti di lingua tedesca dalla Russia, che per molti aspetti sono simili agli amish. Gli amish provengono dal movimento anabattista e si rifanno alla Confessione di Fede di Dordrecht del 1632. Da alcuni studiosi di religioni vengono considerati come Protestanti Conservatori, da altri come appartenenti all'ampia famiglia delle chiese libere insieme con i Mennoniti, i Fratelli Quaccheri e altre, poiché con queste hanno numerosi punti dottrinali in comune. L'idea di chiesa libera o professante nacque a Zurigo, in Svizzera, nell'ala detta radicale della Riforma Zwingliana. La stragrande maggioranza di amish parla tradizionalmente un dialetto tedesco chiamato tedesco della Pennsylvania, ma una minoranza parla due diversi dialetti alemanni.