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L'etruscheria è un fenomeno della cultura italiana nato nel Settecento: riguarda un'ossessione sul popolo etrusco, un'eccessiva curiosità sulle origini, lingua e costumi degli etruschi. Principali esponenti dell'"etruscomania" furono monsignor Mario Guarnacci di Volterra, Anton Francesco Gori, Giovanni Maria Lampredi, Giovanni Lami, Giovan Battista Passeri. Questo fervore erudito, considerata alla stregua di una rovinosa "mania" della cultura italiana dell'epoca,, ebbe fine grazie all'opera di studiosi come Luigi Lanzi, Winckelmann, e Karl Otfried Müller.
L'Accademia Georgica è un'accademia italiana sorta a Treia nel 1430 per volere dell'erudito Bartolomeo Vignati con lo scopo di riunire nobili intellettuali dediti alla "incantatrice arte di Apollo". Nello Statuto dell'Accademia, datato 1898, al primo capo troviamo già delineato lo scopo: ″l'Accademia Georgica ha lo scopo di dare opera ed incoraggiamento a studi razionali e pratici, che valgano a migliorare l'agricoltura e l'industria, ed a tenere in onore le scienze, le lettere e le arti. Non trascura altresì di prendere interessamento a quelle illustrazioni di fatti e monumenti antichi, di cui è ricco il nostro paese″.