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La riserva naturale Diaccia Botrona è un'area naturale protetta caratterizzata da un ambiente tipico palustre che occupa una parte della pianura tra la città di Grosseto e la località costiera di Castiglione della Pescaia.
La provincia di Grosseto una provincia italiana della Toscana. La provincia occupa interamente l'estremit meridionale della Toscana e, per estensione territoriale con i suoi 4 503,12 km , risulta essere la pi vasta della regione; con 221 245 abitanti, una delle province italiane con la pi bassa densit abitativa. Per quanto riguarda la sua regione di appartenenza, la Toscana, la provincia di Grosseto la nona e penultima provincia toscana per il numero di abitanti, e la prima provincia toscana per superficie. Confina a nord-ovest con la provincia di Livorno, lungo la fascia costiera, e con la provincia di Pisa, nell'area delle Colline Metallifere sud-occidentali; a nord e ad est il territorio diviso dalla provincia di Siena prima dalle Colline Metallifere sud-orientali, poi da un tratto del fiume Ombrone e dalla parte terminale del suo affluente, il fiume Orcia, ed infine dal cono vulcanico del Monte Amiata; a sud-est il confine con la provincia di Viterbo (Lazio) segnato lungo la fascia costiera dall'ultimo tratto del torrente Chiarone, mentre nelle zone interne il limite tra le due province risulta meno definibile. Bagnata ad ovest dal mar Tirreno, include anche le isole meridionali dell'Arcipelago Toscano: l'Isola del Giglio, quella di Giannutri e isolotti minori non abitati, tra cui le Formiche di Grosseto e la Formica di Burano. La Provincia di Grosseto amministra, attualmente, un totale di 28 comuni, compreso il capoluogo Grosseto. Il consiglio e il Presidente hanno sede all'interno di Palazzo Aldobrandeschi, noto anche come Palazzo della Provincia.
Le Formiche di Grosseto sono tre isolotti, compresi nell'Arcipelago Toscano. Si trovano davanti alla costa grossetana del Parco naturale della Maremma, e si ergono bruscamente da un fondale profondo circa 100 metri. Fanno parte del comune di Grosseto. Sulla "Formica" più grande si trova il faro delle Formiche di Grosseto. I tre isolotti distano circa 15 miglia nautiche (28 km) da Porto Santo Stefano sul Monte Argentario e circa 9 (14 km) dalla foce del fiume Ombrone. Sono disposti quasi in linea retta lungo una direttrice nord-ovest/sud-est; i due estremi distano circa un miglio marino l'uno dall'altro. La loro superficie complessiva è di circa 1.500 metri quadrati; l'isolotto maggiore è quello a nord-ovest, il più piccolo è quello a sud-est. Le isole sono molto apprezzate dagli amanti dell'attività subacquea.
La pineta del Tombolo è una pineta litoranea della provincia di Grosseto che si estende da Castiglione della Pescaia al Padule della Trappola, interessando anche le località di Marina di Grosseto e Principina a Mare. Il tratto di pineta compreso tra Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto è classificato come sito di interesse comunitario.
La ricerca dell'uccello del tempo è una storia a fumetti scritta da Serge Le Tendre e disegnato da Régis Loisel, pubblicata dalla Dargaud a partire dal 1983, con titolo originale La Quête de l'oiseau du temps (in seguito ripubblicata per il mercato anglofono con i titoli: The Quest for the Time-Bird e Roxanna and The Quest For The Time Bird).
Giannutri è l'isola più meridionale dell'Arcipelago toscano, nonché il punto più a sud della Regione Toscana, e si trova a circa 8 miglia a sud-est dell'Isola del Giglio, del cui comune fa parte, e a circa 6 miglia a sud dell'Argentario. Il centro abitato di Giannutri e le case sparse, considerata località minore, è chiamato istituzionalmente Spalmatoio-Ischiaiola (50 m s.l.m., 27 abitanti).
Gli uccelli (The Birds) è un film del 1963 diretto da Alfred Hitchcock e tratto dall'omonimo racconto di Daphne du Maurier pubblicato nel 1953. Presentato fuori concorso al 16º Festival di Cannes, è una delle più celebri opere del regista ed uno dei suoi maggiori successi anche al botteghino. Nel 2016 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
L'evoluzione degli uccelli si pensa che sia iniziata nel periodo giurassico, con i primi uccelli derivati dai dinosauri teropodi. Gli uccelli sono classificati biologicamente, Aves, anche se cladisticamente sono dinosauri teropodi derivati, condividendo con i coccodrilli l'appartenenza agli Arcosauri . La prima specie in assoluto conosciuta di Aves è lo Archaeopteryx lithographica, dal periodo tardo Giurassico, anche se lo Archaeopteryx non è universalmente considerato un uccello vero e proprio. Il massimo del consenso scientifico si raggiunge attorno all'ipotesi, attualmente molto robustamente supportata, che gli uccelli siano teropodi evolutisi per il volo (anche se molti di loro hanno secondariamente perso questa capacità), in effetti molti teropodi derivati (in pratica almeno tutti i celurosauri, incluse le forme giganti, forse anche forme molto più basali e prossime all'origine dei dinosauri) avevano un rivestimento in protopiume, mentre numerosi recenti ritrovamenti spettacolari dimostrano che diversi cladi di dinosauri (tra cui dromaeosauridae, ritenuti però da alcuni discendenti degli uccelli e non dei dinosauri) avevano un rivestimento in piume. Anche molte altre caratteristiche proprie dell'anatomia aviana (respirazione, tipo di uova, pneumatizzazione delle ossa, forma del bacino e di alcune articolazioni, cova ecc. ecc.) sono condivise tra gli uccelli e numerosi gruppi di dinosauri, non solo teropodi. Nel corso del mesozoico avvenne la prima massiccia radiazione evolutiva degli uccelli, tuttora poco conosciuta per la difficoltà di fossilizzazione degli scheletri aviani, soprattutto se di piccole dimensioni. Nel cretaceo comunque il mondo era dominato dagli enantiorniti (Enantiornithes) e da altri cladi differenti e non strettamente correlati con gli ornituri (Ornithurae), ovvero gli uccelli anatomicamente moderni, che comunque erano presenti e iniziarono a diversificarsi molto (almeno in base alle ricerche genetiche) nel cretaceo superiore. A livello di fossili gli enetiorniti sono molto più rappresentati (una quarantina di generi, tra forme nane e di grossa taglia, occupanti buona parte delle nicchie ecologiche normalmente associate agli uccelli attuali). Questo gruppo sovente manteneva sia la dentatura, sia forme di coda (che però scomparvero in maniera indipendente in vari cladi di enantiorniti), sia zampe anteriori artigliate e non completamente atrofizzate. Verso la fine del cretaceo gli ornituri si divisero in paleognati (ovvero il clade dei ratiti, forme non volatrici diffuse soprattutto nell'emisfero meridionale e dagli incerti rapporti evolutivi e i Tinamiformes, animali vagamente simili alle pernici e viventi solo in sud e centro america), e i neognati (comprendenti tutti gli altri uccelli), pochi fossili di neognati sono noti nel cretaceo terminale, soprattutto gondwanico (Antartide) e sembrano appartenere ad animali acquatici o semi-acquatici simili agli anseriformes attuali. Dopo l'evento di estinzione di massa cretaceo-paleocene gli uccelli moderni, unici appartenenti a dinosauria a non essersi estinti, si differenziarono notevolmente e si diffusero a livello capillare, divenendo uno dei cladi di maggior successo di sempre e il più numeroso come numero di specie tra i tetrapodi viventi. Purtroppo la classificazione degli uccelli è un campo piuttosto complesso e spinoso poiché come pochi altri cladi viventi essi sono soggetti a continui processi di convergenza evolutiva, molto spinti visto l'ambiente estremo (il cielo) in cui gli animali volanti si trovano a vivere. Anche le relazioni evolutive sono quindi poco chiare e molto dibatutte in ambito tassonomico, con un notevole contributo dato dalle ricerche sul DNA e il genoma, mentre scarsi sono i resti fossili per la già accennata difficoltà di conservazione per animali di piccola taglia dallo scheletro pneumatizzato ed alleggerito.
Gli uccelli (Aves [Linnaeus, 1758]) sono una classe di vertebrati teropodi altamente specializzati caratterizzati dalla presenza di becchi sdentati e forcule, code corte con pigostilo, corpi ricoperti di piumaggio e ripieni di sacchi aeriferi, dita anteriori fuse, uova dai gusci duri, metabolismi alti e ossa cave ma robuste. In base a diversi criteri di classificazione, il numero di specie di uccelli conosciute oscilla fra le 9 000 e le 10 500, delle quali almeno 120 si sono estinte in tempi storici. Gli uccelli hanno ali più o meno sviluppate; gli unici non forniti di ali sono i moa e gli uccelli elefante, entrambi estinti tra l'XI e il XVIII secolo. Le ali consistono di braccia specializzate, e la maggior parte delle specie riesce a volare. Tra gli uccelli non volatori ci sono i ratiti, i pinguini, e varie specie isolane. Certi uccelli, come i pinguini e gli anseriformi, sono nuotatori specializzati. Altri, come i corvidi e i pappagalli, sono tra gli animali più intelligenti, capaci d'utilizzare attrezzi e di lasciare in eredità comportamenti non congeniti, in effetti formando una sorta di cultura. Molte specie sono migratorie, traversando distanze notevoli annualmente. Gli uccelli sono sociali, comunicando con segnali visuali, richiami, canti, e partecipando in altri comportamenti sociali, inclusi la riproduzione cooperativa, la caccia, la formazione di stormi, e l'assalto cooperativo ai predatori. La maggioranza degli uccelli sono temporaneamente monogami, mentre altri dimostrano comportamenti poligini e (più raramente) poliandri. Le uova sono solitamente covate e incubate nei nidi. Gli uccelli sono i tetrapodi più abbondanti, con circa diecimila specie (la metà di esse classificate come passeridi). Vivono in quasi tutto il mondo, variando in grandezza da 5 cm per il colibrì di Elena, fino a tre metri per l'uccello elefante. I reperti fossili indicano che gli uccelli propriamente detti ebbero origine durante il Cretaceo, circa cento milioni di anni fa. Ci furono però uccelli primitivi al di fuori dal gruppo Avialae che risalivano sino dal periodo Giurassico. Molti di questi uccelli primitivi, come Archaeopteryx, non erano capaci di volo potenziato, e molti ritenevano tratti primitivi come denti e code lunghe.