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Il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM, originariamente Parco nazionale d'Abruzzo divenuto tale con legge n. 93 del 23 marzo 2001 senza modificazioni amministrative) è uno dei parchi nazionali più antichi d'Italia, istituito l'11 gennaio 1923 con Regio decreto-legge (subito dopo il parco nazionale del Gran Paradiso) compreso per la maggior parte in provincia dell'Aquila (Abruzzo) e per la restante in quella di Frosinone (Lazio) ed in quella di Isernia (Molise).
Il Parco dei Mostri, denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo, è un complesso monumentale italiano. Si tratta di un parco naturale ornato da numerose sculture in basalto risalenti al XVI secolo e ritraenti animali mitologici, divinità e mostri.
I parchi regionali italiani sono aree naturali protette costituite da zone terrestri, fluviali, lacustri ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore ambientale e naturalistico, che rappresentano, nell'ambito di una o più regioni adiacenti, un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali. Regolamentati con D.P.R. 616/77 che ha trasferito alle Regioni le competenze in materia di aree protette, attualmente l'EUAP (6º aggiornamento del 2010) prevede 134 parchi regionali che coprono una superficie di circa 1 milione e 300 000 ettari. L'elenco che segue include anche altri parchi regionali non inclusi nell'EUAP. Esistono, inoltre, altre tipologie di parchi, che è possibile definire di terzo livello territoriale, e sono denominati Parchi urbani. Questi ultimi vengono disciplinati con apposite normative regionali e posso includere il territorio di uno o più comuni ovvero province.
I parchi nazionali d'Italia sono aree naturali protette terrestri, marine, fluviali o lacustri italiane, che contengano uno o più ecosistemi intatti (o solo parzialmente alterati da interventi antropici) e/o una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche d'interesse nazionale ed internazionale, per valori naturalistici, scientifici, culturali, estetici, educativi o ricreativi, tali da giustificare l'intervento dello Stato per la loro conservazione. Attualmente i parchi nazionali iscritti nell'Elenco ufficiale delle aree naturali protette (EUAP) sono venticinque, e complessivamente coprono una superficie di oltre 1.600.000 ettari (16.000 km²), che corrispondono a circa il 5,3% del territorio nazionale.
L'energia eolica in Italia è una fonte di energia rinnovabile in vasta crescita. In Italia, l'energia eolica è pensata tenendo presente sia una produzione centralizzata in impianti da porre in luoghi alti e ventilati, sia un eventuale decentramento energetico, per il quale ogni comune italiano ha impianti di piccola taglia, composti da un numero esiguo di pale (1-3 turbine da 3 o 4 MW) con le quali genera in loco l'energia consumata dagli abitanti.
Nelle scienze ambientali le aree naturali protette sono delle aree naturali, istituite mediante leggi apposite a livello nazionale o regionale, caratterizzate da paesaggi eterogenei e abitate da diverse specie di animali e vegetali, con la funzione di mantenere l'equilibrio ambientale di un determinato luogo, aumentandone o mantenendone l'integrit e la biodiversit . Possono essere designate dalle istituzioni pubbliche o da privati, quali istituti di beneficenza o di ricerca. A seconda del livello di protezione garantito dalle leggi di ogni singolo Stato, le aree naturali protette sono divise nelle categorie dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN - International Union for the Conservation of Nature), un'organizzazione non governativa che svolge un ruolo di coordinamento tra diverse organizzazioni in materia ambientale. Vengono soppresse, qualora non sussistano pi le condizioni idonee al conseguimento delle loro finalit e per modificazioni certificate dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica, sulla base di censimenti delle specie di interesse.Sono destinate destinata al rifugio, alla riproduzione e alla sosta della fauna selvatica, dove proibita la caccia - salvo per motivi di controllo delle specie di fauna selvatica in soprannumero. Questo controllo selettivo, pu essere praticato mediante cattura, quando l'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (oggi confluito nell'ISPRA) verifichi l'inefficacia degli altri metodi. .