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Autore principale: Stracciati, Enrico
Pubblicazione: Pisa : Pieraccini, 1896
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Adolfo Bartoli (Fivizzano, 19 novembre 1833 – Genova, 16 maggio 1894) è stato un letterato italiano. Storico della letteratura italiana, fu assieme a Vieusseux segretario e collaboratore dell'Archivio storico italiano e fu tra i fondatori dell'Archivio veneto.
Adolfo Bartoli (Firenze, 19 marzo 1851 – Pavia, 18 luglio 1896) è stato un fisico italiano, allievo di Riccardo Felici ed Enrico Betti, collega di studi e di lavoro di Giuseppe Poloni e Luigi Donati. Pubblica il primo articolo sull'elettrolisi con Giuseppe Poloni sulla rivista Nuovo Cimento, nel maggio del 1872, e nel 1874 si laurea in Scienze Fisico-Matematiche all'Università di Pisa. L'articolo termina così (i due hanno 21 anni): A lui dobbiamo la prima spiegazione sul comportamento del radiometro di Crookes. Nel 1902, nella commemorazione di Riccardo Felici tenuta all'Accademia dei Lincei, Antonio Roiti cita tre assistenti di Felici, tra i numerosi che ebbe in più di trent'anni di cattedra: sono Luigi Donati, Giuseppe Poloni e Bartoli, che contribuirono al collaudo dell'interruttore di Felici, accomunati anche da alcuni articoli su Nuovo Cimento.
Giuseppe Poloni (Martinengo, 22 dicembre 1851 – Martinengo, 1º gennaio 1887) è stato un fisico italiano, allievo e poi assistente di Riccardo Felici, collega e amico di Luigi Donati, Antonio Roiti, Giuseppe Pisati, Adolfo Bartoli, Andrea Naccari, Salvatore Pincherle.
La fisica (termine che deriva dal latino physica, "natura" a sua volta derivante dal greco (τὰ) φυσικά ((tà) physiká), "(le) cose naturali", nato da φύσις (phýsis), entrambi derivati dall'origine comune indoeuropea) è la scienza della natura nel senso più ampio. Nata con lo scopo di studiare i fenomeni naturali, ossia tutti gli eventi che possono essere descritti, ovvero quantificati o misurati, attraverso grandezze fisiche opportune, al fine di stabilire principi e leggi che regolano le interazioni tra le grandezze stesse e le loro variazioni, mediante astrazioni matematiche, quest'obiettivo è raggiunto attraverso l'applicazione rigorosa del metodo scientifico, il cui scopo ultimo è fornire uno schema semplificato, o modello, del fenomeno descritto: l'insieme di principi e leggi fisiche relative a una certa classe di fenomeni osservati definiscono una teoria fisica deduttiva, coerente e relativamente autoconsistente, costruita tipicamente a partire dall'induzione sperimentale.
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