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Autore principale: Toscana, Regione: Dipartimento istruzione e cultura
La Biblioteca provinciale di Pisa è stata una biblioteca specializzata in scienze sociali, economiche e giuridiche. Gran parte del fondo librario è confluito nella nuova biblioteca denominata BLOG e ospitata nei locali delle Officine Garibaldi.
L'Archivio storico del Comune di Firenze è sito in via dell'Oriuolo 33.
La Prima Categoria 1913-1914 fu la 17ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio, che si disputò tra il 12 ottobre 1913 e il 12 luglio 1914. Il campionato fu vinto dal Casale, al suo primo e finora unico titolo.
La locuzione questione meridionale indica, nella storiografia italiana, la percezione, maturata nel contesto postunitario, della situazione di persistente arretratezza nello sviluppo socio-economico delle regioni dell'Italia meridionale rispetto alle altre regioni del Paese, soprattutto quelle settentrionali. Utilizzata la prima volta nel 1873 dal deputato radicale lombardo Antonio Billia, intendendo la disastrosa situazione economica del Mezzogiorno in confronto alle altre regioni dell'Italia unita, viene adoperata nel linguaggio comune ancora oggi.
La storia delle biblioteche pubbliche statali italiane comincia necessariamente all'alba dell'Unità. Durante la costruzione del Regno, il governo sabaudo si appropriò delle biblioteche degli antichi stati, finanziandole sul suo bilancio. Le antiche biblioteche "di palazzo" sono tuttora parte fondamentale delle biblioteche statali e tra le più importanti. Dal 1869, lo Stato ha rinunciato a regolare tutte le biblioteche, concentrandosi solo su quelle di sua proprietà. Le soppressioni sabaude delle congregazioni religiose hanno arricchito notevolmente queste biblioteche di opere antiche, principalmente di devozione, e sono una caratteristica peculiare delle biblioteche italiane e di quelle statali in particolare. I tentativi di correggere la distribuzione non uniforme delle biblioteche statali, assenti in gran parte del Sud, hanno portato alla fondazione o al riscatto da parte dello Stato di alcuni istituti, aumentandone quindi il numero, malgrado questo sia da sempre stato ritenuto eccessivo. Fino al 1975 sono state amministrate dal Ministero della pubblica istruzione, poi, con la sua istituzione, la competenza è passata al Ministero per i beni culturali.
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