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Autore principale: Bacigalupi, Marcella; Fossati, Piero
Serie: Le frontiere dell'educazione ; 39
Vasto o il Vasto (Lù Uàštë in dialetto abruzzese) è un comune italiano di 41 463 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo. Ha origine nel XII secolo a.C. in cui le prime popolazioni greche, illiriche e frentane si stanziarono in quello che poi diventerà nel 91 a.C. il Municipio romano di Histonium, importante borgo marinaro e porto dell'Adriatico fino alla sua distruzione da parte dei Longobardi nel medioevo. Ricostruita come roccaforte durante la Signoria dei Caldora, acquistò una certa importanza durante il periodo della dominazione aragonese divenendo il centro dei possedimenti della famiglia D'Avalos. Con il passaggio al Regno di Napoli sotto la sovranità austriaca in seguito alla Guerra di successione spagnola si ebbe l'elevazione della cittadina al rango di Città nel 1710 per concessione di Carlo III a Cesare Michelangelo d'Avalos. Alla fine del XVIII secolo la città vide la proclamazione della Repubblica Vastese parallelamente alla nascita della Repubblica Napoletana. Nel XIX secolo conobbe un periodo di crescita politica, socio-economica e culturale, dando i natali a diversi personaggi di spicco del mondo artistico e letterario, venendo chiamata per tale ragione "Atene degli Abruzzi". Attualmente è il 2º comune della provincia per popolazione, comune capofila della Costa dei Trabocchi e del comprensorio del Vastese.
Teramo (, Tèreme ['tɛ:rəmə] in abruzzese) è un comune italiano di 53 538 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Abruzzo. La città ha origini molto antiche, riconducibili ai Piceni e ai Pretuzi, che dominavano fino al III secolo a.C. l'area di Aprutium, da cui il termine "Abruzzo", prima del dominio romano. Nel nucleo antico di Teramo, di forma regolare, vi sono importanti resti del periodo romano e medievale. Rimasta racchiusa all’interno del pianoro di confluenza fluviale fino all’inizio del XIX secolo, la città avviò successivamente un programma di riorganizzazione urbanistica che la portò a espandersi, in particolare a seguito della costruzione dei ponti sul Tordino e sul Vezzola.
Il centro storico di Lanciano è composto da quattro rioni medievali: il quartiere Lancianovecchia, il quartiere Civitanova, il quartiere Sacca e il Borgo. Questi quartieri comprendono la parte medievale più antica, poiché l'asse principale del centro, dai primo del '900 in poi, si è spostata verso il contado del convento di Sant'Antonio, oggi inglobato nella città novecentesca, lungo l'asse del corso Trento e Trieste.
Chieti ( Chjïétë o Chjìtë in dialetto abruzzese) è un comune italiano di 50 137 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Abruzzo. Gli abitanti di Chieti si chiamano chietini o teatini dall'antico nome latino e greco della città, Theate o Theghèate (Θεάτη o Θηγεάτη in greco). Situata in parte su un colle, tra il fiume Aterno-Pescara e il fiume Alento, e in parte sulla Val Pescara, la città è posta a breve distanza sia dal mare che dalla montagna. Secondo la leggenda, Chieti sarebbe fra le città più antiche d'Abruzzo e d'Italia. In passato è stata la principale città del popolo dei Marrucini, municipio al tempo dei Romani, ed in età borbonica, capoluogo dell'Abruzzo Citeriore. Inoltre, durante la Seconda guerra mondiale, Chieti è stata dichiarata città aperta insieme con Roma e Firenze.
Il Quartiere di San Paolo (anche Colle San Paolo o "pallonetto") è uno dei più antichi di Chieti, e costituiva l'antico fulcro pubblico, politico e civile della città romana. In origine, sopra la città romana, precisamente presso il Foro (Piazza Tempietti, ex Largo Marco Vezio), sorse in epoca longobarda l'abitato fortificato di San Paolo, attorno alla chiesa omonima ricavata dal tempio dei Dioscuri, ripristinato nel 1927; altri due piccoli nuclei, rione Santa Caterina e rione San Nicola si vennero a costituire attorno questo agglomerato, nel XVIII secolo risultavano perfettamente fusi con questo, mentre in posizione separata, sul Colle Gallo, sorse la Cattedrale di San Giustino, insieme all'omonima piazza, anch'essa con una storia a sé, la quale oggi è ben collegata con questo quartiere mediante la strada dell'Arcivescovado.
L'edificio della Scuola Elementare Ferdinando Paolieri si trova ad Impruneta, in provincia di Firenze.
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