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Autore principale: Galletto, Lido
Fosdinovo (Fosdinòo nel dialetto della Lunigiana) è un comune italiano di 4 674 abitanti e di 48,71 km² della provincia di Massa-Carrara, porta della regione storica della Lunigiana e sita all'interno del bacino idrografico della Val di Magra. Abitato fin dalla preistoria, ebbe la sua epoca d'oro tra il XIV ed il XVIII secolo, quando fu capitale di un marchesato indipendente e retto dal più importante ramo della famiglia Malaspina dello Spino Fiorito, i cui marchesi erano vicari imperiali in Italia. Ciò ha lasciato profonde tracce nell'architettura, nell'arte e nella cultura locale. Il centro, che passò quasi indenne attraverso le turbolenze degli ultimi secoli medievali e del Cinquecento toscano, visse periodi di benessere, arricchendosi talmente tanto che nel 1666 venne autorizzato dal Sacro Romano Impero a coniare monete proprie. Nell'area solo Massa e Tresana possedevano un privilegio simile. Al termine dell'occupazione napoleonica della Toscana, nei primi anni dell'Ottocento, Fosdinovo venne strappata ai Malaspina e posta dal Congresso di Vienna (1814) sotto l'autorità del Ducato di Massa, e poco dopo sotto quella del Ducato di Modena, governato allora dagli Estensi. La famiglia di origine ferrarese fece subito del comune la capitale della Lunigiana ducale. Nel 1859 il comune entrò a far parte del Regno d'Italia. Sempre nelle campagne e nei piccoli centri del fosdinovese vi furono poi numerosi scontri tra partigiani ed Alleati da un lato e forze tedesche dall'altro che culminarono nei rastrellamenti di fine novembre 1944 e negli ultimi scontri e bombardamenti del 23 aprile 1945. Il comune è stato insignito nel 2014 della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano. Fosdinovo è l'ottavo comune più popoloso, il settimo più densamente popolato e l'undicesimo più grande della sua provincia.
La storia di Fosdinovo, in provincia di Massa e Carrara affonda nella preistoria, per svilupparsi con continuità fino ai giorni nostri. Durante il Medioevo il paese fu capitale del Marchesato di Fosdinovo.
Lido Galletto (Caniparola, 7 giugno 1924 – Carrara, 18 gennaio 2011) è stato un partigiano, insegnante e storico italiano. È stato comandante partigiano antifascista, con il nome di battaglia "Orti"durante la Resistenza Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti a Firenze, dopo l'8 settembre organizza una formazione partigiana, la «Orti», di ispirazione anarco-comunista, che poi si unirà alla Brigata Garibaldi “Ugo Muccini", formando uno dei distaccamenti più importanti, l'“Ubaldo Cheirasco”; fu ferito al torace da una bomba a mano durante un combattimento. Cittadino onorario del Comune di Fosdinovo, dal dopoguerra divenne studioso e divulgatore dei fatti della Resistenza nel territorio della Linea Gotica occidentale. In particolare nell'opera Il ribelle Carlin (2002) racconta la storia del compagno Nello Masetti, eroe partigiano della Brigata Garibaldi. Lido Galletto è stato inoltre pittore, scrittore e documentarista, ha contribuito molto alla pubblicazione di libri sulla guerra di liberazione, come “La lunga estate”, uscito nel 1995 e reiditato nel 2006, e alla nascita degli “Archivi della Resistenza” e del “Parco della memoria-29 novembre” di Caniparola. I funerali del “comandante Orti” si sono conclusi con la tumulazione nel cimitero della sua Fosdinovo.
La B Italia è la rappresentativa calcistica Under-21 dei giocatori italiani in squadre di Serie B ed è posta sotto l'egida della Lega Nazionale Professionisti B. Precedentemente nota come Rappresentativa della Lega Nazionale Professionisti B, ha adottato la nuova denominazione nel 2011.
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