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Pubblicazione: Montevarchi : [s.n.], [1994?]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il calendario è un sistema adottato dall'uomo per suddividere, calcolare e identificare precisi periodi di tempo. Questi periodi, suddivisi generalmente in giorni, costituiscono le date del calendario. Il termine calendario identifica inoltre lo strumento materiale utilizzato per illustrare tale sistema di calcolo cronologico (ad esempio, un calendario a muro o da scrivania). Più in generale, il termine calendario è anche usato per denotare una lista di eventi stabiliti o pianificati in maniera dettagliata.
Il calendario gregoriano è il calendario solare ufficiale di quasi tutti i paesi del mondo. Prende il nome dal papa Gregorio XIII, che lo introdusse il 4 ottobre 1582 con la bolla papale Inter gravissimas, promulgata a Villa Mondragone (presso Monte Porzio Catone, RM). Si tratta di un calendario basato sull'anno solare, cioè sul ciclo delle stagioni, che corregge il vecchio calendario giuliano in vigore dal 46 a.C. al 1582. L'anno è composto da 12 mesi con durate diverse (da 28 a 31 giorni) per un totale di 365 o 366 giorni: l'anno di 366 giorni è detto anno bisestile. Tale ripetizione avviene ogni quattro anni, con alcune eccezioni (si veda sotto per la regola). Oggi altri paesi come Iran, Afghanistan, Eritrea, Etiopia, Nepal, India, Giappone, Corea del Nord, Bangladesh, Israele, Pakistan, Taiwan, Thailandia e Birmania accostano a quello gregoriano anche un calendario locale.
Il calendario rivoluzionario francese o calendario repubblicano francese (calendrier révolutionnaire français o calendrier républicain français) fu stabilito per commemorare la fine della monarchia e la nascita della repubblica. La sua epoca, cioè il capodanno dell'anno I, fu stabilita il 22 settembre 1792, giorno di proclamazione della Repubblica. Restò in vigore sino al 31 dicembre 1805, ma fu riadottato per soli 18 giorni dalla Comune di Parigi del 1871.
Il calendario cinese è un calendario lunisolare, cioè incorpora elementi sia dei calendari solari che di quelli lunari, usato in Cina fino al 1912, anno dell'abolizione. Il calendario fu anche usato da molti altri popoli dell'Asia. Il suo uso in Cina è testimoniato fin dai tempi di Marco Polo. È composto da 12 mesi e anni lunghi 353, 354 o 355 giorni.
Il calendario islamico, basato sul moto della Luna, parte dal venerdì 16 luglio 622 del calendario giuliano, in cui fu compiuta l'Egira da Maometto (il 1° Muharram dell'anno 1), e si articola in 12 mesi lunari di 29 o 30 giorni; sicché un anno dura 354 giorni e, circa ogni tre anni, un dì in più. Ogni mese inizia con l'osservazione della prima falce di luna nuova secondo regole che variano a seconda dei differenti contesti del mondo islamico. Per semplicità, comunque, sarà utile riferirsi al 'calendario islamico tabulare', in cui i mesi di 30 e di 29 giorni si alternano rigorosamente (salvo l'eventuale aggiunta di un giorno all'ultimo mese dell'anno). Spesso la datazione secondo questo calendario viene indicata con la sigla h. (dall'arabo hiǧrī 'relativo all'Egira') oppure A.H. (dal latino Annus Hegirae).
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Record aggiornato il: 2025-07-15T03:20:17.619Z