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La 53ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 6 al 16 febbraio 2003.L'Orso d'oro è stato assegnato al film britannico Cose di questo mondo di Michael Winterbottom. L'Orso d'oro alla carriera è stato assegnato all'attrice francese Anouk Aimée, alla quale è stata dedicata la sezione "Homage" con una selezione di film tra cui Lola - Donna di vita, diretto da Jacques Demy nel 1961.Altri riconoscimenti onorari sono stati assegnati all'imprenditore e produttore Artur Brauner, al compositore Peer Raben e alla drammaturga Erika Richter. Il festival è stato aperto dal film Chicago di Rob Marshall, proiettato fuori concorso. La retrospettiva di questa edizione è stata dedicata al regista Friedrich Wilhelm Murnau, con la proiezione di film del periodo tedesco (tra cui Il cammino della notte, Fantasma, Faust) e hollywoodiano (Il nostro pane quotidiano, Tabù), documentari dedicati alla sua opera e remake come Nosferatu, il principe della notte di Werner Herzog.In occasione del 100º anniversario della nascita di Yasujirō Ozu, il Festival ha reso omaggio al regista giapponese con la proiezione di alcuni film distribuiti nelle varie sezioni, tra cui Viaggio a Tokyo del 1953 e Tardo autunno del 1960.
Cinematografo è un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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