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Autore principale: Acidini Luchinat, Cristina
Pubblicazione: San Miniato : Cassa di Risparmio di San Miniato, 1990
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Con il termine cappella nell'architettura religiosa si intende un'ampia nicchia ricavata all'interno di una chiesa, oppure un piccolo edificio, spesso funzionalmente legato ad un altro edificio più grande, ad esempio la cappella nobiliare all'interno di un palazzo o di una villa patrizia, oppure la cappella di un convento. Nel medioevo con cappella si indicava anche una chiesa di villaggio soggetta a una pieve. Secondo la tradizione, il termine cappella viene dalla chiesa di San Martino di Tours, nella quale era conservata come una reliquia la cappa di san Martino. L'uso è stato dato, per estensione, anche ad altri edifici di culto. Una cappella all'interno di un edificio storico si apre in genere da una navata laterale ed è provvista di un proprio altare ed è dedicata al culto di un particolare santo. Le cappelle laterali venivano spesso realizzate dopo la costruzione della chiesa, come ampliamento, e finanziate grazie alla donazione o al lascito di appartenenti ad una famiglia dell'aristocrazia o della ricca borghesia. Il più delle volte era anche il sepolcreto familiare. Negli esempi più importanti erano riccamente decorate dai maggiori artisti dell'epoca. Dopo il Concilio vaticano II e le conseguenti disposizioni in merito all'architettura religiosa, le cappelle nell'architettura contemporanea hanno uno scopo prevalentemente funzionale.
La cappella Pazzi è una delle più note architetture rinascimentali, esemplare e rigorosa, capolavoro di Filippo Brunelleschi, e si trova incastonata nel primo chiostro della basilica di Santa Croce a Firenze.
Il cosiddetto Tempietto longobardo (noto come oratorio di Santa Maria in Valle) si trova, dopo aver percorso uno dei borghi più antichi della cittadina a Cividale del Friuli (Borgo Brossana), in provincia di Udine. Collocato all'interno del monastero delle Orsoline, precedentemente occupato dalle Benedettine, e dal cui chiostro vi si può accedere attraverso un antico portone ligneo, si tratta della più importante e meglio conservata testimonianza architettonica dell'epoca longobarda ed è particolarmente rilevante perché segna la convivenza di motivi architettonici prettamente longobardi (nei Fregi, per esempio) con una ripresa dei modelli classici, creando una sorta di continuità aulica ininterrotta tra l'arte romana, l'arte longobarda e l'arte carolingia (nei cui cantieri lavorarono spesso maestranze longobarde, come a Brescia) e ottoniana. Fa parte del sito seriale "Longobardi in Italia: i luoghi del potere", comprendente sette luoghi densi di testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell'arte longobarda, iscritto alla Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel giugno 2011.
La basilica di Santa Croce nell'omonima piazza a Firenze, è una delle più grandi chiese francescane e una delle massime realizzazioni del gotico in Italia, e possiede il rango di basilica minore. Santa Croce è un simbolo prestigioso di Firenze, il luogo di incontro dei più grandi artisti, teologi, religiosi, letterati, umanisti e politici, che determinarono, nella buona e cattiva sorte, l'identità della città tardo-medievale e rinascimentale. Al suo interno trovarono inoltre ospitalità celebri personaggi della storia della Chiesa come san Bonaventura, Pietro di Giovanni Olivi, sant'Antonio da Padova, san Bernardino da Siena, san Ludovico d'Angiò. Fu anche luogo d'accoglienza per pontefici come Sisto IV, Eugenio IV, Leone X, Clemente XIV.
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Record aggiornato il: 2024-04-27T02:30:07.141Z