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Titolo uniforme: I castelli dell'Appennino nel Medioevo
Comprende:
Rocche, fortezze e castelli nelle aree montane dell'Italia centro-settentrionale: precisazioni storico-linguistiche / Aldo A. Settia
Tra signori e città: i castelli dell'Appennino alla fine del Medio Evo / Paolo Pirillo
Il castello di Mogone dei conti Alberti nel Medioevo (secoli XII-XV) / Renzo Zagnoni
Castelli e dinamiche politico-territoriali. Il contado pistoiese tra concorrenza signorile e pianificazione comunale / Giampaolo Francesconi
Le rocche di Cutigliano dal Medioevo ad oggi / Alessandro Bernardini
Analisi delle fasi costruttive del castello modenese di Montecuccolo / Dino Palloni
Lucchio: analisi strutturale e funzionale di un castello lucchese di confine / Alberto Monti
I castelli montani del Comune di Bologna fra XIII e XIV secolo / Paola Foschi
I castelli medievali della valle del Setta / Michelangelo Abatantuono
Relazione di scavo archeologico effettuato in località Poggio Rocca, Bruscoli, Firenzuola, Firenze / Gruppo archeologico di Bruscoli
I castelli nella tradizione popolare dell'Appennino tosco-emiliano / Gian Paolo Borghi
Il Monte di Castro e il Monte La Tosa: stato della ricerca su due siti archeologici / Andrea Guidanti, Andrea Magno, Giovanni Millemaci
Serie: Storia e ricerca sul campo fra Emilia e Toscana ; 10
Serie: Storia e ricerca sul campo fra Emilia e Toscana ; 10
Matilde di Canossa, o Mathilde, o più correttamente Matilde di Toscana, nota anche come la Grancontessa (in latino: Mathildis, in tedesco: Mathilde von Tuszien; Mantova (?), marzo 1046 – Bondeno di Roncore, 24 luglio 1115), fu contessa, duchessa, marchesa e vicaria imperiale. Matilde fu una potente feudataria ed ardente sostenitrice del papato nella lotta per le investiture; personaggio di assoluto primo piano in un'epoca in cui le donne erano considerate di rango inferiore, arrivò a dominare tutti i territori italici a nord dello Stato Pontificio. Sotto il suo comando il Dominio dei Canossa raggiunse la massima estensione. Nel 1076 entrò in possesso di un vasto territorio che comprendeva la Lombardia, l'Emilia, la Romagna e – come duchessa / marchesa – la Toscana, e che aveva il suo centro a Canossa, nell'Appennino reggiano. Fra il 6 e l'11 maggio 1111 fu reinfeudata dall'imperatore Enrico V, presso il Castello di Bianello, a Quattro Castella, oggi in provincia di Reggio Emilia. La grancontessa (magna comitissa) Matilde è certamente una delle figure più importanti e interessanti del Medioevo italiano: vissuta in un periodo di continue battaglie, di intrighi e scomuniche, seppe dimostrare una forza straordinaria, sopportando anche grandi dolori e umiliazioni e mostrando un'innata attitudine al comando. La sua fede nella Chiesa di quel tempo le valse l'ammirazione e il profondo amore di tutti i suoi sudditi.
La valle di Comino è una valle situata in provincia di Frosinone, ma nell'area appartenente storicamente all'Alta Terra di Lavoro, a ridosso dell'Appennino abruzzese e del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Corrisponde grosso modo all'alto bacino idrografico del fiume Melfa, che l'attraversa sfociando nella valle del Liri attraverso una gola erosa nei calcari del monte Cairo.
Il castello di Bianello si trova nel comune di Quattro Castella in provincia di Reggio Emilia, nella pedecollina reggiana. È l'unica fortificazione rimasta in piedi dei 4 torrioni che già nell'VIII secolo si collocavano allineati sui quattro colli, partendo da ponente, Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane (anche Monte Zagno o Mon Giovanni), che attualmente sovrastano il paese di Quattro Castella. Fa parte del circuito Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.Il 24 Luglio, per celebrare l'anniversario di morte della Contessa Matilde di Canossa, il castello fu illuminato di rosso, l'illuminazione si vide anche dall'autostrada, così nei giorni importanti, il castello si illuminerà di rosso.
Il castello di Canossa si trova nel comune di Canossa in provincia di Reggio Emilia, nell'Appennino reggiano. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale dell'Emilia-Romagna, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Il monte Amiata è un gruppo montuoso di origine vulcanica, situato nell'Antiappennino toscano, tra la Maremma, la Val d'Orcia e la Val di Paglia, compreso tra la provincia di Grosseto e quella di Siena (Toscana). L'origine del toponimo Amiata è stata da alcuni individuata nel latino ad meata, ossia «alle sorgenti». Altre ipotesi sull'etimo del toponimo Amiata sono state rappresentate in una rivista storico-culturale locale, ove si indica una derivazione da mons Tuniatus-Montuniata, con riferimento a Tinia, la massima divinità etrusca.
Record aggiornato il: 2025-10-11T01:41:13.054Z