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Autore principale: Sturniolo, Ilaria
Pubblicazione: Pisa : Università, 2003-2004
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La basilica concattedrale di Santa Maria Assunta di Gerace è una delle più importanti costruzioni normanne della Calabria, oltreché uno degli edifici religiosi più grandi della regione. La basilica concattedrale di Gerace è stata dichiarata "bene architettonico" di interesse nazionale. È stata elevata alla dignità di basilica minore l'8 settembre 2018.
L'architettura romanica in Italia copre un periodo di produzione architettonica più ampio di altri paesi europei, dai precoci esempi intorno alla metà dell'XI secolo fino, in alcune regioni, a tutto il XIII secolo.
Gerace è un comune italiano di 2 504 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria in Calabria. Nel 2015 conquista il 7º posto tra i 20 borghi più belli d'Italia.La cittadina, che conserva ancora oggi un'impostazione e un fascino medievale, si trova all'interno del Parco nazionale dell'Aspromonte. Il centro urbano, in particolare il borgo antico, è ricco di chiese, palazzi d'epoca e vani, un tempo abitazioni o botteghe, scavati direttamente nella roccia. Vi si possono ammirare il castello, la concattedrale, la chiesa di San Francesco, una serie di piccole chiese probabilmente di origine bizantina oltre a numerose costruzioni civili di varie epoche e stili architettonici. Dalla sua posizione arroccata, Gerace gode di un'ampia e panoramica visuale su gran parte del territorio della Locride.
La cattedrale di Santa Maria del Mastro è il principale luogo di culto della città di Locri, in Calabria, e cattedrale della diocesi di Locri-Gerace. La chiesa, in stile romanico lombardo, è stata edificata nel 1933 per volere del vescovo Giorgio Delrio (1906-1920). L'interno a croce latina è a tre navate, di cui le due laterali concludono in due piccole cappelle. Nella parte centrale della navata sinistra si trova una scultura marmorea raffigurante il vescovo Francesco Saverio Mangeruva (1872-1905) e il sarcofago del vescovo Michele Alberto Arduino (1962-1972).
Nella storia di Modica sono molte le chiese demolite, scomparse, dismesse e sconsacrate. Vari eventi sismici disastrosi interessano la cittadina. Terremoto di Siracusa del 1125. Terremoto di Catania del 1169 o terremoto di Sant'Agata. Terremoto nel Val di Noto, Anno Domini 1542 o Magnus Terremotus in terra Xiclis distruttivo. Terremoto del 1613. Terremoto del Val di Noto del 1693 catastrofico.Escludendo i primi due eventi sismici per i quali non esistono vere e proprie documentazioni cittadine, con le ricostruzioni in epoca spagnola in stile barocco, il centro vanta il ricchissimo patrimonio storico - artistico - religioso che oggi ammiriamo al punto da giustificare il detto di città delle 100 chiese. Oltre ai 100 e passa edifici di culto, molti dei quali inglobati o derivati in poli monumentali di grosse dimensioni, la città vanta un numero elevato di istituzioni rette dai principali ordini religiosi.
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