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Titolo uniforme: Chiffren der Transzendenz. -
Autore principale: Jaspers, Karl
Serie: Classici del pensiero moderno e contemporaneo ; 10
Serie: Collana di filosofia ; 44
Il termine trascendenza, antitetico al concetto di immanenza, deriva dal latino ("trans" + "ascendere" = salire al di là) e in filosofia e teologia indica il carattere di una realtà concepita come ulteriore, "al di là" rispetto a questo mondo, al quale pertanto si contrappone secondo una visione dualistica. La trascendenza quando esprime una condizione oltre o al di fuori dell'esperienza umana assume il significato di "esterno a...", "non riconducibile a..." Il termine corrispondente trascendente, se si assume il significato etimologico di «ciò che è superiore ad ogni altro nello stesso genere» , può essere attribuito a ciò che è al di sopra dell'esperienza sensibile e della percezione fisica umana, come ad esempio Dio. La parola trascendente è riferita anche alle esperienze relative ad altre discipline come la musica e l'arte in genere quando esprimano valori ultrasensibili.. Trascendente, infine, participio presente di "trascendere", nel significato originario latino può essere riferito a "colui che trascende", che "passa il limite", non sa frenarsi, non si contiene nell'ambito di una moderata espressione.Non è da confondersi con il differente concetto di "trascendentale".
L'ontologia, una delle branche fondamentali della filosofia, è lo studio dell'essere in quanto tale, nonché delle sue categorie fondamentali. Il termine deriva dal greco ὄντος, òntos (genitivo singolare del participio presente del verbo εἶναι, èinai, «essere») e da λόγος, lògos («discorso»), e quindi letteralmente significa «discorso sull'essere», ma può anche derivare direttamente da τά ὄντα, ovvero "gli enti", variamente interpretabili in base alle diverse posizioni filosofiche.
Record aggiornato il: 2023-10-10T01:28:44.680Z