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Titolo uniforme: Dostoievski à Manhattan.
Autore principale: Glucksmann, André
Pubblicazione: Firenze : Liberal libri, 2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Il termine nichilismo, o nihilismo (dal latino classico nihil, "nulla"), nella lingua tedesca Nihilismus, fu adottato in Germania dalla fine del XVIII secolo nell'ambito della polemica sulle conclusioni della filosofia di Kant; si diffuse in seguito ampiamente con la pubblicazione della lettera di F.H. Jacobi a Fichte del 1799, Jacobi an Fichte (nota come Sendschreiben an Fichte) dove acquistò il senso generico di critica radicale demolitrice di ogni filosofia che pretendesse di possedere un reale contenuto di verità. Si riferisce particolarmente al pensiero del filosofo Friedrich Nietzsche (1844-1900) per indicare l'inevitabile decadenza della cultura occidentale e dei suoi valori.Comunemente indica anche ogni atteggiamento genericamente rinunciatario e negativo nei confronti del mondo con le sue istituzioni e i suoi valori; indica anche un sentimento di generale disperazione derivata dalla convinzione che l'esistenza non abbia alcuno scopo, per cui non vi è necessità di regole e leggi secondo una visione che in effetti non è condivisa da tutti i nichilisti: movimenti, ad esempio, come il futurismo e il decostruttivismo, insieme ad altri, sono stati spesso identificati da diversi autori come "nichilistici" in numerosi contesti. Il nichilismo infatti, assume inoltre diverse caratteristiche a seconda del contesto storico in cui si inquadra: per esempio, Jean Baudrillard e altri come il filosofo ateo Michel Onfray, hanno spesso definito il postmodernismo come un'epoca nichilista, e diversi teologi cristiani e figure di autorità religiose (nonostante vi siano stati in passato correnti religiose vicine ad un certo nichilismo come la mistica renana) hanno spesso sostenuto che il postmodernismo e diversi aspetti della modernità, si caratterizzano per il rifiuto del teismo, aspetto questo che porta a identificarli con il nichilismo, che in ambito cattolico è spesso apparentato all'ateismo. Aspetti nichilistici possono riscontrarsi anche nell'accezione moderna e contemporanea di cinismo . Controverso è, invece, se lo scetticismo sia un pensiero nichilista.
Woody Allen, pseudonimo di Heywood Allen, nato Allan Stewart Königsberg (New York, 1º dicembre 1935), è un regista, sceneggiatore, attore, comico, scrittore e commediografo statunitense, tra i principali e più celebri umoristi dell'epoca contemporanea, grazie all'intensa produzione cinematografica (con una media di quasi un film all'anno), ai testi comici e alle gag che ha iniziato a comporre già in età adolescenziale. Lo stile raffinato e spesso cerebrale l'ha reso uno degli autori più rispettati, punto di riferimento della commedia americana moderna: è considerato «il più europeo» tra i registi statunitensi, sia per le tematiche affrontate sia per il successo dei suoi film, da sempre maggiore nel vecchio continente che in patria. I temi affrontati da Allen, che spaziano dalla crisi esistenziale degli ambienti intellettuali alla rappresentazione spesso autoironica della comunità ebraica newyorkese, dalla critica alla borghesia fino alla critica del capitalismo, rispecchiano la sua passione per la letteratura, la filosofia, la psicoanalisi, la musica jazz, il cinema europeo, e soprattutto per la sua città natale, New York, dove vive e dalla quale trae continua ispirazione.Vincitore di quattro premi Oscar, nel 1995 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Match Point è un film del 2005 scritto e diretto da Woody Allen, con protagonisti Jonathan Rhys Meyers e Scarlett Johansson. La pellicola è un film drammatico caratterizzato da situazioni tipiche del thriller. Il film tratta temi di moralità, avidità, lussuria, denaro e fortuna nella vita, portando molti a confrontarlo con il precedente film di Allen, Crimini e misfatti. Le difficoltà economiche del regista a girare il film a New York lo costrinsero a riscrivere parzialmente la sceneggiatura, adattandola all'ambiente londinese, e a scegliere cast e troupe interamente britannico (eccezion fatta per la Johansson). Il film annovera tra i riconoscimenti ottenuti una candidatura ai Premi Oscar 2006 nella categoria migliore sceneggiatura originale.
Henry Valentine Miller (New York, 26 dicembre 1891 – Pacific Palisades, 7 giugno 1980) è stato uno scrittore, pittore, saggista e reporter di viaggio statunitense. È ricordato soprattutto per il suo tentativo di rottura con le forme letterarie del suo tempo, essendosi votato infatti alla ricerca d'una tipologia del tutto inedita di romanzo - cosa che in effetti fungerà d'aprivia all'opera successiva della Beat Generation -, da lui sviluppata dal suo personalissimo intreccio sperimentale di narrativa memorialistica, romanzo tradizionale, diaristica d'impostazione filosofica e saggistica d'analisi e critica sociale, il tutto articolato con un ampio utilizzo di tecniche letterarie d'avanguardia quali il flusso di coscienza e la scrittura automatica di matrice surrealista. Le principali opere che seguono questa corrente sono: Tropic of Cancer (Tropico del Cancro), Black Spring (Primavera nera) e Tropic of Capricorn (Tropico del Capricorno). Miller scrisse anche memorie di viaggio e saggi di critica letteraria e di analisi e pubblicò i suoi acquerelli.
Crimini e misfatti (Crimes and Misdemeanors) è un film del 1989 scritto, diretto e interpretato da Woody Allen. Sebbene non sia stata un successo al box office, la pellicola è stata accolta con entusiasmo dalla critica, ed è stata candidata a tre Premi Oscar 1990 (Miglior regia, Miglior sceneggiatura e Miglior attore non protagonista a Martin Landau) e al Golden Globe per il miglior film drammatico: ha vinto sette premi internazionali, tra cui il David di Donatello per la migliore sceneggiatura straniera. In svariate pubblicazioni di settore, Crimini e misfatti viene indicato come uno dei migliori film di Woody Allen.
Il termine terrorismo nel diritto internazionale - soprattutto in ambito penale - indica azioni criminali violente premeditate aventi lo scopo di suscitare terrore nella popolazione tra le quali attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, dirottamenti ed altri eventi che causino danno di collettività ad enti quali istituzioni statali, enti pubblici, governi, esponenti politici e pubblici, gruppi politici, etnici e religiosi.
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