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Titolo uniforme: Finzioni occidentali
Autore principale: Celati, Gianni, 1937-2022
Serie: La ricerca letteraria. Serie critica
Serie: Piccola Biblioteca Einaudi. Filologia. Linguistica. Critica letteraria ; 469
Serie: Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie ; 94
Serie: Piccola biblioteca Einaudi. N.S. ; 0094
Il film comico è una forma d'arte basata sulle capacità dell'attore di far ridere con battute linguistiche o siparietti fisici tesi a sovvertire l'ordine costituito. Fin dalle origini del teatro greco l'ambito comico è stato identificato come un vero elemento di trasgressione e come tale è stato ricondotto (tanto dalle poetiche classiche quanto dalle teorie moderne) a comportamenti attinenti alla sfera del grottesco, del surreale e del bizzarro.Esso si differenzia dal film commedia per il metodo e la natura di provocare divertimento. La commedia comprende in sé diverse situazioni (anche drammatiche) che spesso prevedono un finale positivo, riconciliante e consolatorio. Il film comico può, in alcuni casi, risultare meno "ricercato", soprattutto se il linguaggio rimanda a scenette e trovate vicine allo slapstick, e facenti leva su una comicità più basica e compulsiva, lontana da ogni forma di riflessione e sentimento. La distinzione comunque non sempre viene certificata dalla critica che sovente ha preferito coniare la doppia espressione comico/commedia bilanciando e accorciando le distanze tra i due generi.
Q è un romanzo storico di Luther Blissett, "nome multiplo sotto il quale agisce programmaticamente un nucleo di destabilizzatori del senso comune", pubblicato per la prima volta in Italia nel 1999. Dietro al nome collettivo si celavano quattro scrittori residenti a Bologna: Roberto Bui, Giovanni Cattabriga, Luca Di Meo e Federico Guglielmi, in seguito conosciuti come Wu Ming, benché "la giusta attribuzione di Q [vada] all'intero universo comunicazionale definito dall'uso del nome multiplo".Come tutti i libri scritti dai Luther Blissett/Wu Ming a partire dal 1996, Q reca la dicitura « Si consente la riproduzione parziale o totale dell'opera e la sua diffusione per via telematica, purché non a scopi commerciali e a condizione che questa dicitura sia riprodotta.» Questo è un precedente importante poiché si tratta della prima opera pubblicata da una major con una formula copyleft (gli autori parlarono nel 1999 di "formula anti-copyright"). Pubblicato in Italia da Einaudi, è stato tradotto in inglese, spagnolo, basco, tedesco, olandese, francese, portoghese, danese, polacco, greco, russo, ceco, coreano e turco.
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