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Francesca da Rimini è un'opera di Riccardo Zandonai, su libretto di Tito Ricordi II tratto dall'omonima tragedia di Gabriele D'Annunzio. La prima rappresentazione avvenne al Teatro Regio di Torino il 19 febbraio 1914.Gli interpreti della prima rappresentazione furono: Il direttore era Ettore Panizza, il maestro del coro Vittore Veneziani, gli scenografi Ugo Gheduzzi e Renato Testi.
Francesca da Rimini, o da Polenta (Ravenna, 1259/1260 – Rimini, 1285), era figlia di Guido da Polenta, signore di Ravenna, e di una nobile appartenente alla famiglia Fontana, forse di nome Francesca e discendente da Aldighiero (1140), che da Ferrara si rifugiò nella città romagnola.
Francesca da Rimini, o da Polenta (Ravenna, 1259/1260 – Rimini, 1285), era figlia di Guido da Polenta, signore di Ravenna, e di una nobile appartenente alla famiglia Fontana, forse di nome Francesca e discendente da Aldighiero (1140), che da Ferrara si rifugiò nella città romagnola.
Francesca da Rimini, Op. 25 è un'opera in un atto di Sergej Vasil'evič Rachmaninov, su libretto di Modest Il'ič Čajkovskij.
Paolo Malatesta e Francesca da Rimini sono due figure di amanti entrate a far parte dell'immaginario popolare sentimentale, pur appartenendo anche alla storia e alla letteratura. A loro è dedicata buona parte del V canto della Divina Commedia di Dante Alighieri. Nella Commedia, i due giovani rappresentano le principali anime condannate alla pena dell'inferno dantesco, nel cerchio dei lussuriosi. In vita furono cognati (Francesca era infatti sposata con Gianciotto, fratello di Paolo) e questo amore li condusse alla morte per mano del marito di Francesca. Francesca spiega al poeta come tutto accadde: leggendo il libro che spiegava l'amore tra Lancillotto e Ginevra, i due trovarono calore nel bacio tremante che alla fine si scambiano e che caratterizza l'inizio della loro passione. La tragica vicenda amorosa di Paolo e Francesca è stata rievocata altre volte, sempre in letteratura (le tragedie del Pellico e del D'Annunzio) ma anche nell'opera lirica da parte di autori come Gounod, Thomas, Rachmaninov o Prokof'ev (balletto). Particolarmente conosciuta, apprezzata ed amata è la versione che ne ha dato nel 1914 il compositore italiano Riccardo Zandonai nella sua Francesca da Rimini. Non andrà sottaciuta la commossa "difesa" fatta da Boccaccio (vedi più avanti) il quale ci racconta che alla base del matrimonio tra Gianciotto e Francesca da Polenta ci fu un terribile equivoco incoraggiato se non architettato dai maggiorenti delle due famiglie. A Francesca, sostiene Boccaccio, fu fatto credere che avrebbe sposato il bello ed elegante Paolo. L'osservazione boccacciana (definita dal Torraca "ultima novella di Boccaccio") è tenera e sentimentale, ma non regge a un minimo di critica storica.
Il Teatro Colón di Buenos Aires è uno dei teatri lirici più grandi del mondo. La struttura magnifica e l'impegno costante nella cura e nelle rappresentazioni ne fanno un monumento dell'arte teatrale e lirica. Acusticamente considerato uno dei primi cinque teatri al mondo per la rappresentazione di opere liriche.Il teatro si trova vicino alla famosissima Avenida 9 de Julio, uno dei viali più ampi del mondo. L'edificio occupa 8.200 metri quadrati e la superficie totale di 58.000 m² sulla proprietà delimitata dalle vie Tucumán, Libertà, il passaggio Arturo Toscanini ed il Cerrito (Avenida Nueve de Julio).
Record aggiornato il: 2023-09-24T09:07:46.758Z