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Pubblicazione: Prato, 1799
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il giuramento è la promessa di adempiere a determinati obblighi o di mantenere certi comportamenti legati a qualcosa o a qualcuno che colui che presta giuramento considera sacro, solitamente un Dio; oppure una solenne dichiarazione, generalmente resa invocando come garante una divinità, riguardo alla veridicità della propria testimonianza.
Il Giuramento di Ippocrate viene prestato dai medici-chirurghi e medici odontoiatri prima di iniziare la professione. Prende il nome da Ippocrate a cui il giuramento è attribuito; la data di composizione non è definita, ma pare certo non preceda il IV secolo a.C. Il giuramento d'Ippocrate è un testo scritto dal maestro di Coo per definire i requisiti necessari per entrare nella sua scuola e praticare l'arte medica.
Il giuramento di Pontida, secondo la tradizione, sarebbe stata una cerimonia che avrebbe sancito il 7 aprile 1167, nell'abbazia di Pontida, vicino a Bergamo, la nascita della Lega Lombarda, ovvero di un'alleanza militare tra i comuni di Milano, Lodi, Ferrara, Piacenza e Parma finalizzata alla lotta armata contro il Sacro Romano Impero di Federico Barbarossa. Il giuramento di Pontida non compare sui documenti dell'epoca, essendo citato per la prima volta nel 1505, quindi tre secoli e mezzo dopo la data tradizionale del 7 aprile 1167.
Il giuramento della Pallacorda fu un patto stipulato il 20 giugno 1789 in Francia. Immediatamente dopo la seconda riunione degli Stati Generali a Versailles il 5 maggio 1789, le delegazioni di nobiltà e clero si opposero alle proposte di procedura elettorale avanzate dal terzo stato che, essendo il gruppo più numeroso, con il sistema del voto per testa si sarebbe assicurato la maggioranza. Dopo sei settimane di stallo i rappresentanti del terzo stato il 17 giugno si proclamarono Assemblea nazionale, attribuendosi il potere esclusivo di legiferare in materia fiscale.Il 20 giugno 1789 il re ordinò la chiusura della sala dove si riuniva abitualmente l'Assemblea (una sala dell'Hôtel des Menus-Plaisirs a Versailles) con il pretesto di eseguirvi dei lavori di manutenzione, cercando in questo modo di impedire qualsiasi riunione. Su proposta del deputato Joseph-Ignace Guillotin tutti si spostarono in una vicina sala adibita al gioco della pallacorda; mentre il presidente dell'assemblea, l'astronomo Jean Sylvain Bailly si preoccupò di avvisare i colleghi di spostarsi. Una volta entrati, qualcuno offrì una sedia a Bailly il quale, invece di accettarla, si pose sopra ad un tavolo, rifiutando di sedersi mentre l'Assemblea si stava riunendo. Fu Bailly, da presidente dell'Assemblea, a proporre il famoso giuramento, ricordato come Giuramento della pallacorda - scritto da Jean-Baptiste-Pierre Bevière - e fu anche lui il primo a pronunciarlo e a sottoscriverlo. Tutti lo imitarono, firmando il documento, e giurando solennemente «di non separarsi mai e di riunirsi ovunque le circostanze l'avrebbero richiesto, fino a che non fosse stata stabilita e affermata su solide fondamenta una Costituzione per il regno francese». Ci fu un'unica eccezione, Joseph Martin-Dauch, deputato di Castelnaudary, che non giurò e si oppose apponendo la scritta "avversario" accanto alla sua firma. Bailly tentò di ottenere da Martin-Dauch una ritrattazione, ma senza successo.Successivamente molti rappresentanti del basso clero (sensibili ai problemi dei contadini) dalle idee illuministe si unirono all'Assemblea nazionale il 9 luglio 1789.
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