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Autore principale: Calò, Mario
Serie: Bibliotechina illustrata Bemporad
La guerra d'indipendenza greca, o della Grecia, fu il conflitto combattuto tra il 1821 ed il 1832 dai popoli della Grecia per affrancarsi dall'Impero ottomano.
La guerra d'indipendenza irlandese (in inglese Irish War of Independence, in gaelico irlandese Cogadh na Saoirse), conosciuta anche come guerra anglo-irlandese (in inglese Anglo-Irish War, in irlandese Cogadh Angla-Éireannach), fu un conflitto, combattuto dall'Esercito repubblicano irlandese contro il governo britannico in Irlanda. La guerra durò dal gennaio 1919 fino alla tregua dell'11 luglio 1921. Le trattative seguite alla tregua terminarono con l'accordo del 6 dicembre successivo, col quale s'istituì lo Stato Libero d'Irlanda, comprendente tutta l'isola (a parte sei delle nove contee dell'Ulster a maggioranza protestante che rimasero nel Regno Unito). L'esercito repubblicano irlandese che combatté questa guerra viene a volte denominato "Old IRA", per chiarire la distinzione tra lo stesso e altre organizzazioni che in seguito hanno usato lo stesso nome.
La guerra d'Algeria (anche guerra d'indipendenza algerina), è il conflitto che oppose tra il 1º novembre 1954 e il 19 marzo 1962 l'esercito francese e gli indipendentisti algerini guidati dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN, Front de Libération Nationale), che aveva rapidamente imposto la propria egemonia sulle altre formazioni politiche. Lo scontro si svolse principalmente in Algeria ma, a partire dal 1958, il FLN decise di aprire un secondo fronte in Francia, scatenando una serie di attentati. Nel corso del conflitto, la minoranza europea d'Algeria – i pieds noirs, installati prevalentemente nelle tre grandi città di Orano, Algeri e Costantina – riuscì a imporre il ritorno di de Gaulle al potere, minacciando un colpo di Stato (maggio 1958). L'inedito successo di un movimento dagli evidenti tratti eversivi determinò il crollo della pericolante IV Repubblica e l'avvento della V Repubblica, caratterizzata da una nuova Costituzione che conferiva poteri molto estesi al Presidente. La guerra – un «episodio chiave della decolonizzazione» – fu particolarmente cruenta, con un altissimo numero di vittime, soprattutto tra i civili algerini. L'esercito francese, memore della recente sconfitta subita nella guerra d'Indocina, mise a punto una nuova strategia: la “guerra contro-sovversiva”, caratterizzata da inedite tecniche di contro-guerriglia che facevano del controllo della popolazione la posta del conflitto. Dopo sette anni e mezzo di uno scontro senza esclusione di colpi, da una parte come dall'altra (generalizzazione della tortura, attentati, terrorismo, rappresaglie, napalm), gli algerini conquistarono l'indipendenza che fu proclamata il 5 luglio 1962.
La guerra austro-prussiana (chiamata anche guerra delle sette settimane) fu combattuta nel 1866 dall'Impero d'Austria e i suoi alleati tedeschi, contro il Regno di Prussia, alcuni stati tedeschi minori e il Regno d'Italia. Le operazioni sul fronte meridionale tra Italia e Austria costituiscono la terza guerra d'indipendenza italiana. In Germania e Austria viene chiamata Deutscher Krieg ("guerra tedesca") o Bruderkrieg ("guerra dei fratelli").
La guerra ispano-americana fu combattuta nel 1898 tra gli Stati Uniti e la Spagna in merito alla questione cubana. Secondo alcuni studiosi il conflitto segnò la nascita dell'imperialismo americano.
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