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Autore principale: Causo, Massimo; Di Giorgio, Davide
Pubblicazione: Recco : Le mani, 2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Halloween è un film del 2018 co-scritto e diretto da David Gordon Green. Undicesimo capitolo della serie horror dedicata a Halloween, è un sequel diretto di Halloween - La notte delle streghe del 1978, pertanto ignora tutti gli eventi narrati nei sèguiti successivi alla pellicola originale, remake e reboot compresi. Tra gli attori principali vi sono Jamie Lee Curtis e Nick Castle che, a distanza di 40 anni, tornano ad interpretare rispettivamente i panni di Laurie Strode e dell'assassino Michael Myers, l'uomo mascherato che le ha dato la caccia da quando era sfuggita per un soffio alla carneficina della notte di Halloween. Il cast comprende inoltre James Jude Courtney, Judy Greer, Andi Matichak, Will Patton e Virginia Gardner. La Dimension Films, non essendo riuscita a produrre un nuovo film nei tempi stabiliti, perse i diritti per un sequel, i quali ritornarono alla Miramax che si unì alla Blumhouse Productions. Nel maggio 2017, fu annunciato ufficialmente un nuovo episodio della saga con il coinvolgimento di John Carpenter come compositore, produttore esecutivo e consulente creativo. Halloween è stato presentato in anteprima mondiale l'8 settembre 2018 al Festival internazionale del cinema di Toronto e uscito nelle sale statunitensi il 19 ottobre dello stesso anno, distribuito dalla Universal Pictures, primo coinvolgimento della casa di distribuzione con l'omonima serie dopo Halloween III - Il signore della notte. Ha ricevuto critiche positive; molti lo considerano il miglior sequel di Halloween, così come un ritorno allo splendore della saga. Ha incassato oltre 255 milioni di dollari in tutto il mondo, il che lo ha reso il film del franchise e del genere slasher con più incassi, superando il record stabilito in precedenza da Scream.
Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudeltà. I Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime. Quarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60–m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobrietà e la severità repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realtà: La classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festività religiose o in ricorrenze laiche.
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Record aggiornato il: 2025-11-27T01:27:07.287Z