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Pubblicazione: Grosseto : Innocenti, 2009
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Grosseto (AFI: /ɡrosˈseto/, ) è un comune italiano di 81 641 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Toscana. Per superficie territoriale, risulta il più vasto comune della regione. A livello demografico, la città contava appena 4 724 abitanti subito dopo l'Unità d'Italia, iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle 70 000 unità nel 1991.Dal punto di vista urbanistico, la città è uno dei pochi capoluoghi il cui centro storico è rimasto completamente circondato da una cerchia muraria, nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli.
Il Museo archeologico e d'arte della Maremma (MAAM) è un museo situato nel centro storico di Grosseto, in Toscana. Il museo è ospitato nell'ex palazzo del Tribunale in piazza Baccarini, e conserva una ricca collezione archeologica che documenta un lungo periodo storico che va dal paleolitico al basso medioevo, con particolare attenzione all'epoca etrusca e romana. Il museo si propone come centro di raccolta e di documentazione della storia archeologica della Maremma, svolgendo un ruolo primario nello studio dell'antica città di Roselle.Fondato nel 1860 dal canonico Giovanni Chelli come sezione della biblioteca Chelliana, è divenuto di proprietà comunale nel marzo 1865, mentre solamente nel 1955 si è costituito come museo autonomo. Ha ricevuto la denominazione "Museo archeologico e d'arte della Maremma" nel 1975, quando venne inaugurato il nuovo allestimento nel palazzo di piazza Baccarini; da allora una sezione del museo è costituita dal Museo d'arte sacra della diocesi di Grosseto, fondato nel 1933.
Il Museo delle arti in ghisa nella Maremma (MAGMA) è un museo situato a Follonica, presso l'area delle ex fonderie Ilva di Follonica.
Domenico Tiburzi (Cellere, 28 maggio 1836 – Capalbio, 24 ottobre 1896) è stato un brigante italiano. Nacque da Nicola Tiburzi e Lucia Attili. Chiamato da tutti "Domenichino", fu il più famoso brigante della Maremma, divenuto una leggenda tra gli abitanti della provincia di Grosseto.
La Repubblica di Siena nella sua progressiva crescita territoriale vide i suoi confini espandersi specialmente nei territori della Toscana meridionale dell’attuale provincia di Grosseto. Il possesso di uno “sbocco sul mare” da parte di Siena fu quindi una naturale continuazione della sua politica espansionistica e commerciale nella Maremma Grossetana con la conquista dei porti di Talamone, Porto Ercole e Porto Santo Stefano. Al fine di assicurarsi un accesso al traffico marittimo ed una rete commerciale competitiva, già nel XIII secolo Siena tenta di assicurarsi l’uso del porto fluviale di Grosseto. Tuttavia lo scalo, spazzato via dalle violenti piene che, tra il 1318 ed il 1333, allontanarono il corso dell’Ombrone dalla città, non ebbe di fatto mai un rilevante sviluppo, anche per l’errata politica economica senese e per la mancanza di un retroterra produttivo.
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