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Titolo uniforme: Envy and gratitude
Autore principale: Klein, Melanie
Serie: Psicoanalisi e civiltà contemporanea ; 6
Serie: Psicoanalisi e società contemporanea ; 6
Serie: Psicoanalisi e civiltà contemporanea ; 6
Serie: Psicanalisi e civiltà contemporanea ; 6
Serie: Psicoanalisi e civiltà contemporanea ; 6
Serie: Psicoanalisi e Civiltà Contemporanea / a cura di Eugenio Gaddini ; 6
Serie: Psicoanalisi e civiltà contemporanea
Serie: Psicoanalisi e civiltà contemporanea
Serie: Psicoanalisi e civiltà contemporanea
Serie: Psicoanalisi e civiltà contemporanea
Serie: Psicoanalisi e civiltà contemporanea
Serie: Psicoanalisi e civiltà contemporanea
Il termine invidia (dal latino in - avversativo - e videre, guardare contro, ostilmente, biecamente o genericamente guardare male, quindi "gettare il malocchio") si riferisce a un‘"emozione secondaria" . per cui, in relazione a un bene o una qualità posseduta da un altro, si prova dispiacere e astio per non avere noi quel bene e a volte un risentimento tale da desiderare il male di colui che ha quel bene o qualità. A volte confusa o compresente con la gelosia molto simile che differisce perché riferita ad un ambito di carattere affettivo sentimentale.
Il termine invidia (dal latino in - avversativo - e videre, guardare contro, ostilmente, biecamente o genericamente guardare male, quindi "gettare il malocchio") si riferisce a un‘"emozione secondaria" . per cui, in relazione a un bene o una qualità posseduta da un altro, si prova dispiacere e astio per non avere noi quel bene e a volte un risentimento tale da desiderare il male di colui che ha quel bene o qualità. A volte confusa o compresente con la gelosia molto simile che differisce perché riferita ad un ambito di carattere affettivo sentimentale.
Record aggiornato il: 2023-06-29T02:05:55.066Z