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Autore principale: Mensi, Elisa
Pubblicazione: Firenze : [s.n.], 1999
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La storia dell'Iraq è molto antica e brani della sua fase più remota coincidono con passaggi della storia di importanti civiltà che ebbero sede nel suo attuale territorio. Più in generale, la storia antica dell'Occidente, come quella recente, ruota spesso intorno a questo.
Stato Islamico (abbreviato SI o IS, in arabo: الدولة الإسلامية, al-Dawla al-Islāmiyya) è il nome che si è dato ad un'organizzazione jihadista salafita attiva in Siria e Iraq, dove fino al 2017 controllava militarmente un ampio territorio. Il suo capo Abu Bakr al-Baghdadi ha proclamato la nascita di un califfato nei territori caduti sotto il suo controllo in un'area compresa tra la Siria nord-orientale e l'Iraq occidentale il 29 giugno 2014. Nonostante questo gruppo dichiari di fondarsi sulla religione Islamica sunnita, molti leader del mondo islamico hanno sostenuto l'illegittimità della proclamazione e il contrasto dell'ideologia del gruppo con la dottrina religiosa.Prima di tale proclamazione il gruppo si faceva chiamare "al-Dawla al-Islāmiyya fī l-ʿIrāq wa l-Shām" (in arabo: الدولة الإسلامية في العراق والشام, al-Dawla al-Islāmiyya fī l-ʿIrāq wa l-Shām, sigla in arabo داعش, ovvero Dāʿish o Daesh), tradotto in italiano come Stato Islamico dell'Iraq e della Siria (Islamic State of Iraq and Syria, ISIS) o Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (Islamic State of Iraq and the Levant, ISIL). La parola araba Shām indica infatti quella regione geografica che comprende il sud della Turchia, la Siria, il Libano, Israele, la Giordania e la Palestina e che viene indicata come Grande Siria o Levante.Le origini del gruppo risalgono ad “al-Qa'ida in Iraq" (2004–2006), poi rinominata "Stato Islamico dell'Iraq" (2006–2013), fondata da Abu Muṣʿab al-Zarqāwī nel 2004 per combattere l'occupazione statunitense dell'Iraq e il governo iracheno sciita sostenuto dagli Stati Uniti d'America dopo il rovesciamento di Saddam Hussein. Nel 2013 lo Stato Islamico dell'Iraq ha proclamato unilateralmente la propria unificazione con la branca siriana di al-Qaeda, che aveva conquistato una parte del territorio siriano nell'ambito della guerra civile contro il governo di Baššār al-Asad, ma esponenti di quest'ultima smentirono la notizia. In seguito a questo contrastato annuncio il gruppo, scelta come propria capitale la città siriana di Raqqa, ha cambiato nome in Stato Islamico dell'Iraq e della Siria (ISIS).Nel 2014 l'ISIS ha ampliato il proprio controllo in territorio iracheno (con la presa in giugno di Mosul), adottando il nome attuale e proclamando la nascita del "califfato" il 29 giugno 2014. Le rapide conquiste territoriali dell'ISIS hanno spinto l'Iran e i suoi alleati regionali, che già combattevano il gruppo in Siria, a moltiplicare i loro sforzi in Iraq a partire da giugno 2014 attraverso l'invio di armi, consiglieri militari e truppe di terra.Anche gli Stati Uniti e altri Stati occidentali e arabi intervengono militarmente contro l'ISIS, con invii di truppe e bombardamenti aerei in Iraq da agosto 2014 e in Siria da settembre 2014. Dapprima alleato di al-Qā`ida, rappresentata in Siria dal Fronte al-Nusra, l'ISIS di se ne è definitivamente distaccato nel febbraio 2014, diventandone il principale concorrente per il primato nel jihad globale. Così, a partire dall'ottobre 2014, altri gruppi jihadisti esterni all'Iraq e alla Siria hanno dichiarato la loro affiliazione all'ISIS, assumendo il nome di "province" (wilāyāt) dello Stato Islamico: tra queste, si sono particolarmente distinte per le loro attività la provincia del Sinai, attiva nella regione egiziana del Sinai, e le province libiche di Barqa e di Tripoli, attive nel contesto della seconda guerra civile libica.L'ONU e alcuni singoli Stati hanno esplicitamente fatto riferimento allo Stato Islamico come a un'organizzazione terroristica, così come i mezzi d'informazione in tutto il mondo. Numerosi media e personalità politiche hanno espresso dubbi sul modo più opportuno di fare riferimento all'organizzazione, temendo che utilizzare il nome "Stato Islamico" potesse in qualche modo contribuire alla sua legittimazione. Si sostiene inoltre che il nome "Stato Islamico" non sia adeguato perché il gruppo "non è né islamico, né uno Stato". Per questa ragione si usa talora il nome Daesh (acronimo arabo equivalente a ISIS, ma percepito come dispregiativo) o l'espressione "l'autoproclamato Stato Islamico".Essendoci differenti scuole di pensiero su quali siano le caratteristiche che definiscono uno Stato, la questione se lo Stato Islamico possa o meno essere considerato uno Stato non riceve una risposta unanime dagli studiosi della materia.
Ṣaddām Ḥusayn ʿAbd al-Majīd al-Tikrītī (in arabo: صدام حسين عبد المجيد التكريتي; Tikrit, 28 aprile 1937 – Baghdad, 30 dicembre 2006) è stato un politico e militare iracheno, leader assoluto dell'Iraq in un regime considerato dittatoriale dal 1979 al 2003, quando fu destituito durante la seconda guerra del Golfo in seguito all'invasione anglo-americana. Fu giustiziato il 30 dicembre 2006, a seguito di una sentenza di condanna a morte pronunziata da un tribunale speciale iracheno e confermata in appello per crimini contro l'umanità. La sua esecuzione ha destato scalpore e polemiche in tutto il mondo anche per via dello scherno che i suoi carnefici gli riservarono in punto di morte. In seguito alla sua deposizione in Iraq vi fu un marcato aumento delle violenze settarie che ben presto si trasformò in una guerra civile la quale continuò a più riprese fino a culminare nel 2014 con la formazione dello Stato Islamico dell'Iraq e della Siria (ISIS). Ṣaddam aveva tre figlie e due figli, ʿUdayy Ṣaddam Ḥusayn e Qusayy Ṣaddam Ḥusayn. Questi ultimi furono ritenuti a lungo tra i suoi più probabili successori alla guida dell'Iraq ma il 22 luglio 2003 furono entrambi uccisi a Mosul dai militari statunitensi insieme al figlio quattordicenne di Qusayy, Muṣṭafā.
L'Iraq, o Irak, oppure anche Irac, ufficialmente Repubblica d'Iraq (in arabo: جمهورية العراق, Jumhūriyyat al-‘Irāq), è uno Stato dell'Asia occidentale. Confina con Turchia a nord, Arabia Saudita e Kuwait a sud, Siria e Giordania a ovest e Iran (Regione del Kurdistan) a estA sud-est per un breve tratto è bagnato dal Golfo Persico. Il territorio dell'Iraq corrisponde approssimativamente al territorio dell'antica Mesopotamia, la "terra dei fiumi" (Bilād al-Rafidayn in arabo), mentre il nome attuale viene dal persiano eraq, ossia "terre basse" (in contrapposizione all'altopiano iranico). La capitale è Baghdad. Possiede la terza riserva di petrolio più grande al mondo. Per circa 25 anni (16 luglio 1979 – 9 aprile 2003) il Paese è stato governato da Saddam Hussein. In seguito alla caduta di questo avvenuta nel 2003, l'Iraq è divenuto nel 2005 una repubblica parlamentare federale (vedi democrazia islamica) sotto l'influenza e il controllo degli Stati Uniti d'America. Tra il 2014 e Dicembre 2017 la parte occidentale del Paese è rimasta sotto il controllo dello Stato Islamico, gruppo fondamentalista wahhabita, in guerra col governo centrale.
La storia contemporanea (Età Contemporanea) è, convenzionalmente, una delle quattro grandi età storiche (antica, medievale, moderna e appunto contemporanea) che inizia con la Rivoluzione francese (1789) e/o la Rivoluzione industriale giungendo fino al presente.
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