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Giorgio III (Giorgio Guglielmo Federico di Hannover; Londra, 4 giugno 1738 – Windsor, 29 gennaio 1820) è stato re di Gran Bretagna e d'Irlanda dal 25 ottobre 1760 al 1º gennaio 1801 e, da quella data, sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda; fu anche duca di Brunswick-Lüneburg, principe elettore di Hannover, che divenne un regno il 12 ottobre 1814, e re di Corsica dal 17 giugno 1794 al 15 ottobre 1796. Fu il terzo sovrano in terra britannica della casa di Hannover, ma il primo a essere nato in Inghilterra e a usare l'inglese come lingua madre. Durante il suo lungo regno, il terzo più lungo di tutta la storia britannica, si verificarono eventi epocali per la storia dell'Inghilterra e di tutto il Regno: l'inizio della rivoluzione industriale, la guerra d'indipendenza degli Stati Uniti e le guerre napoleoniche. Inoltre Giorgio III fu il primo sovrano del Regno Unito, istituito con l'atto di Unione del 1800. Durante il suo regno cercò di ridimensionare in proprio favore l'influenza sul Parlamento dell'aristocrazia Whig, erede della Gloriosa rivoluzione del 1688-1689.Nel 1765 cominciò a dare segni di squilibrio mentale che peggiorarono con il passare degli anni. Sull'origine della sua follia sono state avanzate diverse ipotesi: alcuni hanno ritenuto che potesse essere una conseguenza della porfiria, una malattia ereditaria del sangue; secondo il divulgatore scientifico canadese Joe Schwarcz sintomi simili a quelli della porfiria possono dipendere dall'avvelenamento da piombo che, secondo lui, il re avrebbe potuto contrarre mangiando crauti cucinati in pentole di piombo. Altri studi effettuati su campioni di capelli del re, pubblicati nel 2005, hanno riscontrato un'alta concentrazione di arsenico, ammettendo l'ipotesi di un'intossicazione da arsenico all'origine dei disturbi. Dopo il piccolo crollo psichico del 1810 il figlio maggiore del re, Giorgio Augusto Federico, principe di Galles, governò come principe reggente dal 1811 fino alla morte del padre.
L'astronomia è la scienza che si occupa dell'osservazione e della spiegazione degli eventi celesti. Studia le origini e l'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che formano l'universo e che possono essere osservati sulla sfera celeste. È una delle scienze più antiche e molte civiltà arcaiche in tutto il mondo hanno studiato in modo più o meno sistematico il cielo e gli eventi astronomici: egizi e greci nell'area mediterranea, babilonesi, indiani e cinesi nell'Oriente, fino ai maya e agli incas nelle Americhe. Questi antichi studi astronomici erano orientati verso lo studio delle posizioni degli astri (astrometria), la periodicità degli eventi e la cosmologia e quindi, in particolare per questo ultimo aspetto, l'astronomia antica è quasi sempre fortemente collegata con aspetti religiosi. Oggi, invece, la ricerca astronomica moderna è praticamente sinonimo di astrofisica. L'astronomia non va confusa con l'astrologia, una pseudoscienza che sostiene che i moti apparenti del Sole e dei pianeti nello zodiaco influenzino in qualche modo gli eventi umani, personali e collettivi. Anche se le due discipline hanno un'origine comune, esse sono totalmente differenti: gli astronomi hanno abbracciato il metodo scientifico sin dai tempi di Galileo, a differenza degli astrologi. L'astronomia è una delle poche scienze in cui il lavoro di ricerca del dilettante e dell'amatore (l'astrofilo) può giocare un ruolo rilevante, fornendo dati sulle stelle variabili o scoprendo comete, nove, supernove, asteroidi o altri oggetti.
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