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Autore principale: Ragghianti, Carlo Ludovico
Il marxismo è una scuola di pensiero sociale, economica e politica basata sulle teorizzazioni di Karl Marx e Friedrich Engels, filosofi tedeschi del XIX secolo, oltre che economisti, sociologi, giornalisti e rivoluzionari socialisti. Nato nella seconda metà dell'Ottocento nel contesto europeo della seconda rivoluzione industriale e della questione operaia, ha poi ricevuto nel corso del tempo notevoli e svariati contributi ideologici, evolvendo in forme che a volte differiscono dalle formulazioni originarie.
Il marxismo-leninismo, a partire dagli anni trenta del ventesimo secolo, ha costituito l'ideologia ufficiale dell'Unione Sovietica e del Comintern, e successivamente del blocco orientale e di numerosi altri paesi del campo socialista. Descritto come il frutto del pensiero sviluppato da Marx e Engels e della successiva opera di adattamento alle condizioni concrete di una nuova epoca storica portato avanti da Lenin, costituisce un sistema integrato di filosofia, economia politica e dottrina politica finalizzato a indirizzare e risolvere il problema della trasformazione della società. Secondo tale visione, le prime due componenti forniscono la base teorica dell'azione politica, che da esse deriva il suo carattere scientifico e che le completa, facendo seguire alla teoria l'applicazione pratica. Ideologia ufficiale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, nel corso della campagna di bolscevizzazione favorita dal Comintern a partire dal 1924 presso i partiti sezione della Internazionale Comunista, il marxismo-leninismo venne ripreso come ideologia ufficiale anche dagli altri partiti comunisti orientati verso l'Unione Sovietica di Stalin, e per questo motivo prende presso i critici anche il nome di stalinismo (indicante più propriamente da un punto di vista storico l'azione politica esclusiva di Stalin).
Per revisionismo del marxismo si intende il processo storico e l'atteggiamento teorico di revisione dei fondamenti concettuali dell'ideologia marxista. Il rappresentante più autorevole fu il tedesco Eduard Bernstein (1850-1932), che, procedendo dalla constatazione che le previsioni marxiane riguardo all'inasprimento della lotta di classe e alla proletarizzazione dei ceti medi non si erano realizzate, negò l'imminenza di un processo rivoluzionario.
Il comunismo (dal francese communisme, derivato da commun "comune") è un'ideologia composta da un insieme di idee economiche, filosofiche, sociali e politiche mirante alla creazione di una società comunista, ovvero una società caratterizzata dall'abolizione delle classi sociali e della proprietà privata dei mezzi di produzione, dalla partecipazione collettiva del popolo al governo e dalla completa emancipazione di tutti gli uomini. Il comunismo teorizzato per la prima volta nel XIX secolo dai due pensatori tedeschi Karl Marx e Friedrich Engels subì diverse trasformazioni e interpretazioni in base al tempo e al luogo in cui venne rielaborato o attuato. All'interno del spettro comunista coesistono numerose interpretazioni come il marxismo, il leninismo, lo stalinismo, il marxismo-leninismo, il trotskismo, il maoismo, il juche, il songun, il castrismo, il guevarismo, l'eurocomunismo, il comunismo cristiano, il social-comunismo, l'anarco-comunismo, il chruščëvismo, il magonismo e molte altre anche in contrasto aperto fra loro.
Il marxismo occidentale è una corrente della filosofia marxista derivante dall'Europa occidentale e centrale all'indomani della rivoluzione del 1917 in Russia e dell'ascesa del leninismo. Il termine indica una vasta raccolta di teorici che hanno avanzato un'interpretazione del marxismo distinta da quella codificata dall'Unione Sovietica. I marxisti occidentali ponevano maggiore enfasi sugli aspetti filosofici e soggettivi del marxismo, nonché sulle origini del pensiero di Karl Marx nella filosofia di Georg Wilhelm Friedrich Hegel (per cui a volte viene chiamato marxismo hegeliano), e, infine, su ciò che essi chiamavano "Giovane Marx" (le prime opere più umanistiche di Marx). Sebbene alcune figure giovanili come György Lukács e Antonio Gramsci abbiano avuto un ruolo di primo piano nelle attività politiche, il marxismo occidentale divenne principalmente la riserva del mondo accademico, specialmente dopo la seconda guerra mondiale. Personaggi di spicco comprendevano Walter Benjamin, Theodor W. Adorno, Max Horkheimer e Herbert Marcuse. Dagli anni 1960, il concetto è stato strettamente associato alla New Left (Nuova Sinistra). Mentre molti marxisti occidentali aderivano all'umanesimo marxista, il termine comprende anche figure e scuole di pensiero fortemente critiche nei confronti dell'hegelismo e dell'umanesimo.
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