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Autore principale: Orvieto, , Paolo
Il termine misoginia (dal greco μισέω misèō, "odiare" e γυνή gynḕ, "donna") indica un sentimento e un conseguente atteggiamento di avversione o repulsione nei confronti delle donne, perpetrato indifferentemente da parte di uomini o altre donne.In ragione di questa specifica delimitazione della categoria umana oggetto di avversione si distingue dalla misantropia e costituisce il concetto speculare e contrapposto della misandria. La misoginia è diretta verso le donne considerate come gruppo: una persona misogina può intrattenere comunque delle relazioni affettuose di amicizia e amorevoli con singole donne; di converso, avere relazioni negative con un gran numero di donne prese singolarmente non significa necessariamente essere persone misogine. Le ragioni che possono portare indifferentemente dal genere a tale atteggiamento possono essere di svariata natura: esperienze personali traumatiche, aspetti culturali propri o tramandati dai propri avi, rivalità insite in ambiti familiari e sociali, il modo in cui si vive la competizione, sul piano passionale o anche nel contesto lavorativo. La misoginia è generalmente un atteggiamento individuale , mentre il maschilismo, alla stregua del femminismo, è un atteggiamento culturale, non necessariamente accompagnato da sentimenti di odio.
Record aggiornato il: 2021-05-26T01:52:13.343Z