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Autore principale: Cinti, , Tommaso
Brescia Mostre Grandi Eventi è stata una associazione fondata nel 1996 da due soci, il Comune e la Provincia di Brescia con lo scopo di organizzare eventi culturali di livello internazionale. Il primo presidente è stato Ernesto Bino, detto Tino, Assessore alla cultura dell'Amministrazione Provinciale di Brescia. Ha organizzato numerose esposizioni soprattutto all'interno della sede principale, Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino in piazza del Foro a Brescia, ma anche in altre sedi come Palazzo Bonoris o il Museo di Santa Giulia, sempre a Brescia. Le principali mostre sono state: Arturo Benedetti Michelangeli. Il Grembo del suono, a cura di Antonio Sabatucci; palazzo Martinengo Cesaresco Novarino; dal 5 maggio al 5 settembre 1996. Giorgio Morandi, a cura di Marilena Pasquali; palazzo Martinengo Cesaresco Novarino; dal 7 dicembre 1996 al 28 febbraio 1997. Cagnaccio di San Pietro, a cura di Claudia Giaferrari; palazzo Martinengo Cesaresco Novarino; dal 23 marzo al 15 giugno 1997. Da Boccioni a Sironi. Il mondo di Margherita Sarfatti, a cura di Elena Pontiggia; palazzo Martinengo Cesaresco Novarino; dal 12 luglio al 12 ottobre 1997. Il peltro antico. Peltri sei-ottocenteschi tra l'Europa e la Repubblica Veneta, a cura di Renata Massa; chiesa di Santa Giulia; dal 13 luglio 1997 al 14 settembre 1997. Napoleone Bonaparte. Brescia e la Repubblica Cisalpina. 1797 -1799; Palazzo Bonoris; dal 15 novembre 1997 al 25 gennaio 1998. Les Italiens de Paris. De Chirico e gli altri a Parigi nel 1930, a cura di Maurizio Fagiolo dell'Arco; palazzo Martinengo Cesaresco Novarino; dal 18 luglio al 28 novembre 1998. Da Caravaggio a Ceruti. La scena di genere e l'immagine dei pitocchi nella pittura italiana, a cura di Francesco Porzio; Museo di Santa Giulia; dal al 22 novembre 1998 Testori a Brescia; palazzo Martinengo Cesaresco Novarino; dal 21 dicembre 2003 al 14 marzo 2004.
La museologia è una disciplina che, assieme alla museografia, si occupa di musei. L'uso dei due termini, anche in ambito scientifico e professionale, non è uniforme. Il significato e il ruolo che si tende a attribuire a l'uno o a l'altro termine cambia con il variare del contesto. La museologia è una disciplina giovane: è nata nel 1955, distaccandosi dalla già strutturata museografia settecentesca, che si basava soprattutto sulle idee dei teorici tedeschi. Le due discipline si rivolgono allo studio del museo da due differenti angolazioni: la museologia si occupa dell'istituzione museo dal punto di vista teorico-storico ed è quindi tesa alla ricerca dei significati e dell'essenza del museo; la museografia invece attiene più strettamente all'ambito operativo-architettonico, è quindi tesa allo studio analitico-descrittivo. Considerando il museo come il prodotto di una specifica ed istintiva attitudine dell'uomo alla raccolta di documenti (che può identificarsi nella pulsione del collezionista di scongiurare la caducità umana attraverso la raccolta di beni materiali di particolare rilevanza, l'istinto vitale che spinge a conservare insieme ad un reperto la memoria), ma anche come necessità spirituale di espressione di sé, della propria società e della storia che trova concretizzazione attraverso l'esposizione di oggetti significanti, esso si configura come metodo di tale raccolta e la museologia la messa in pratica di tale metodo. Mentre la museografia è l'insieme di tecniche e pratiche concernenti il funzionamento del museo, la museologia è lo studio del museo nelle sue funzioni essenziali: conservativa, scientifica, didattica. Benché i termini e le definizioni delle due discipline abbiano subìto, dal settecento ad oggi, svariate messe a punto, le problematiche ad esse legate discendono da radici antiche. È con il Rinascimento italiano che i termini di "museo pubblico", collezione acquistano un significato reale: è infatti il collezionismo, che in Italia si sviluppa fra Quattrocento e Cinquecento, la prima materia di studio della museologia. In generale possiamo affermare che, per quanto riguarda l'Italia, la museologia si occupa del museo in quanto tale. Dunque oggetto della museologia sono la storia dei musei, gli aspetti conservativi e quelli afferenti al patrimonio. La disciplina si occupa di analizzare la struttura del museo, il funzionamento, narra la sua natura e il ruolo sociale. N.B. Parte del testo è in stretto riferimento al libro: Cristina de Benedictis "Per la storia del collezionismo italiano. Fonti e documenti" ed. Milano, Ponte alle Grazie, 1998.
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