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Pubblicazione: [Bologna] : Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, 2018
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Bologna (, AFI: /boˈloɲ:a/; Bulåggna, AFI: /buˈlʌɲ:ɐ/, in dialetto bolognese;) è un comune italiano di 394 843 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo dell'Emilia-Romagna, posta al centro di un'area metropolitana di circa un milione di abitanti. Sede della più antica università del mondo occidentale, ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. Nota per le sue torri, i suoi lunghi portici, e un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia. La città, i cui primi insediamenti risalirebbero almeno al I millennio a.C., fu un importante centro urbano dapprima sotto gli Etruschi e i Celti, poi sotto i Romani e, nel Medioevo, come libero comune. Capitale settentrionale dello Stato Pontificio a partire dal Cinquecento, ebbe un ruolo molto importante durante il Risorgimento e, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante centro della Resistenza. Nel secondo dopoguerra, come buona parte dell'Emilia, è stata governata quasi ininterrottamente da amministrazioni di sinistra. Bologna è un importante nodo di comunicazioni stradali e ferroviarie del nord Italia, in un'area in cui risiedono importanti industrie meccaniche, elettroniche e alimentari. È sede di prestigiose istituzioni culturali, economiche e politiche, e di uno dei più avanzati quartieri fieristici d'Europa. Nel 2000 è stata "capitale europea della cultura", mentre dal 2006 è "città della musica" UNESCO.
Movimento Studentesco (MS) fu un'organizzazione extraparlamentare studentesca di sinistra, attiva in molti atenei d'Italia, particolarmente a Milano, tra i primi anni sessanta e il 1976. All'inizio degli anni sessanta l'incremento del livello culturale e la maturazione della società permisero agli studenti medi e universitari di chiedere delle riforme e di ottenere maggiore partecipazione alle decisioni che riguardavano le attività scolastiche. L'espressione "movimento studentesco" indica il movimento nel settore degli studenti medi e universitari in Italia, attivo dai primi anni sessanta fino alla sua dissoluzione e il passaggio dei militanti del tempo nel Movimento Lavoratori per il Socialismo avvenuto nel 1976. All'interno di questo vasto e variegato movimento si enuclearono dei specifici movimenti di durata e localizzazione e scopi definiti in modo specifico. L'espressione "Movimento Studentesco" (abbreviato in MS), in senso specifico, indica una specifica struttura nata all'Università Statale di Milano e diffusasi nella maggior parte delle scuole milanesi e oltre. In altre zone il Movimento studentesco assunse inizialmente una più ampia articolazione. A Brescia, per esempio, ebbe inizialmente una connotazione più unitaria. Nella prima metà degli anni settanta il MS bresciano perse la componente di Lotta Continua; solo successivamente la componente che si rifaceva alla FGCI si distaccò dall'MS, dopo un duro confronto, fondando con componenti più moderate il Movimento Democratico degli Studenti. Le parole d'ordine degli schieramenti contrapposti erano "gestione sociale" e "uso parziale alternativo".
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