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L'oboe è uno strumento musicale aerofono a fiato ad ancia doppia appartenente al gruppo orchestrale dei legni. Ha un suono leggero e assai penetrante. Di forma conica, è generalmente fatto di Grenadilla (legno molto resistente) (Dalbergia melanoxylon), o, meno frequentemente, di palissandro (Dalbergia nigra, chiamato spesso, con mediocre traslazione dall'inglese rosewood, "legno di rosa" o "brazilian rosewood"). Le chiavi sono in metallo, generalmente alpacca (lega rame-zinco) argentata o dorata. Per suonarlo si fa uso di un'ancia doppia, fatta generalmente di canna palustre (arundo donax), solitamente costruita e rifinita dallo stesso oboista. L'oboe è utilizzato generalmente nella musica da camera, nelle bande, nelle orchestre sinfoniche e anche come solista; più raramente nel jazz. Tra i principali compositori che hanno scritto musica per lo strumento è possibile ricordare Antonio Vivaldi, Tommaso Albinoni, Johann Sebastian Bach, Alessandro Marcello, Domenico Cimarosa, Georg Friedrich Händel, Wolfgang Amadeus Mozart, Robert Schumann, Richard Strauss. L'utilizzo dell'oboe si è oggi diffuso anche nelle colonne sonore nonché nei brani di musica leggera. Esiste anche un particolare registro d'organo dotato dello stesso nome.
Sinfonie di strumenti a fiato (titolo originale Symphonies d'instruments à vent) è una composizione di Igor' Fëdorovič Stravinskij scritta tra il 1920 e il 1921 a Garches; questo lavoro si può considerare come un'opera di transizione fra il periodo russo e quello neoclassico essendo presenti in essa elementi appartenenti al linguaggio musicale di entrambi i periodi. Stravinskij chiamò questa composizione volutamente Sinfonie per indicare che gruppi di strumenti omogenei suonano insieme, riallacciandosi all'uso che nel periodo rinascimentale si faceva del termine sinfonia.
Record aggiornato il: 2023-10-10T03:35:09.906Z