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Pubblicazione: [Poggibonsi] : C. Cambi, c2010
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, eng, Paese: IT
I promessi sposi è un celebre romanzo storico di Alessandro Manzoni, ritenuto il più famoso e il più letto tra quelli scritti in lingua italiana. Preceduto dal Fermo e Lucia, spesso considerato romanzo a sé, fu pubblicato in una prima versione nel 1827 (detta "ventisettana"); rivisto in seguito dallo stesso autore, soprattutto nel linguaggio, fu ripubblicato nella versione definitiva fra il 1840 e il 1842 (detta "quarantana"). Ambientato tra 1628 e il 1630 in Lombardia, durante il dominio spagnolo, fu il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana. Il romanzo si basa su una rigorosa ricerca storica e gli episodi del XVII secolo, come ad esempio le vicende della monaca di Monza (Marianna de Leyva y Marino) e la Grande Peste del 1629–1631, si fondano su documenti d'archivio e cronache dell'epoca. Il romanzo di Manzoni viene considerato non solo una pietra miliare della letteratura italiana - in quanto è il primo romanzo moderno di questa tradizione letteraria - ma anche un passaggio fondamentale nella nascita stessa della lingua italiana. I promessi sposi, inoltre, sono considerati l'opera più rappresentativa del romanticismo italiano e una delle massime della letteratura italiana per la profondità dei temi (si pensi alla filosofia della storia in cui, cristianamente, opera l'insondabile Grazia divina nella Provvidenza). Inoltre, per la prima volta in un romanzo di tale successo, i protagonisti sono gli umili e non i ricchi e i potenti della storia. Il romanzo, infine, per la sua popolarità presso il grande pubblico e per il vivace oggetto d'interesse da parte della critica letteraria tra XIX e XX secolo, è stato rielaborato in forme artistiche, che vanno dalla rappresentazione teatrale al cinema, dall'opera lirica alla fumettistica.
Il ponte sullo stretto di Messina è un'opera futuribile, oggetto di accesi dibattiti relativi a costi, utilità e fattibilità tecnica, proposta con una serie di variegati progetti di ingegneria civile, approntati in tempi diversi e con soluzioni differenti, per realizzare un attraversamento stradale e ferroviario stabile dello stretto di Messina, collegando così la Sicilia con la Calabria e la penisola italiana. Le ultime ipotesi maturate a partire dagli anni '70 ipotizzavano un progetto di ponte a campata unica di 3 300 m, che sarebbe ampiamente il più lungo ponte sospeso al mondo.La società concessionaria Stretto di Messina S.p.A. dal 2013 in liquidazione, autrice di quest'ultimo progetto, aveva avuto dal 1981 al 2013, per effetto della Legge 1158/71, il mandato per la progettazione, realizzazione e gestione dell'opera e, dopo alcuni decenni dedicati solo alla progettazione, a seguito di una gara di appalto internazionale, nel 2005 aveva affidato l'appalto dell'opera al contraente generale Eurolink S.C.p.A.. Dopo oltre 5 anni dall'aggiudicazione dell'appalto, il 20 dicembre 2010 il contraente generale aveva consegnato (come previsto dal contratto di appalto) il progetto definitivo dell'opera elaborato da società di ingegneria specializzate estere. Infine il progetto definitivo era stato approvato dalla stessa concessionaria il 29 luglio 2011. Per la cantierabilità del Ponte non era necessario il progetto esecutivo in quanto l'opera era stata aggiudicata sul progetto preliminare ed il compito di Eurolink era quello di redigere il progetto definitivo. Lo Stato aveva 540 giorni dalla presentazione del progetto per reperire i fondi e finanziare la parte restante. Il progetto fu appaltato sulla base della legge obiettivo, come del resto anche il tunnel di base del Frejus. L'accordo tra la Società Stretto di Messina ed Eurolink è stato sancito anche nelle sentenze della Corte di Cassazione e Tribunale delle imprese di Roma. La ricostruzione giuridica è fatta interamente nelle premesse ed è dunque inattaccabile. Alcuni lavori preliminari, riguardanti lo spostamento della sede ferroviaria a Cannitello per far spazio ai futuri cantieri, erano stati già appaltati in precedenza, ed erano iniziati il 23 dicembre 2009.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
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