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Fa parte di: Esposizioni futuriste
Fa parte di: Esposizioni futuriste, 1912-1918 : 26 cataloghi originali / a cura di Piero Pacini
Giacomo Balla (Torino, 18 luglio 1871 – Roma, 1º marzo 1958) è stato un pittore, scultore, scenografo e autore di "paroliberi" italiano. Fu un esponente di spicco del Futurismo firmando assieme a gli altri futuristi italiani i manifesti che ne sancivano gli aspetti teorici.
Il Futurismo è stato un movimento letterario, culturale, artistico e musicale italiano dell'inizio del XX secolo, nonché la prima avanguardia europea. Ebbe influenza su movimenti affini che si svilupparono in altri paesi d'Europa, in Russia, Francia, negli Stati Uniti d'America e in Asia. I futuristi esplorarono ogni forma di espressione, dalla pittura alla scultura, alla letteratura (poesia e teatro), la musica, l'architettura, la danza, la fotografia, il cinema e persino la gastronomia. La denominazione del movimento si deve al poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti.
Gino Severini (Cortona, 7 aprile 1883 – Parigi, 26 febbraio 1966) è stato un pittore e critico d'arte italiano.
Il movimento culturale del Futurismo si estese anche nella letteratura; Filippo Tommaso Marinetti pubblicò i princìpi della letteratura futurista nel Manifesto su diversi giornali italiani tra gennaio e febbraio del 1909. Dopo averlo pubblicato su Le Figaro, il 20 febbraio dello stesso anno, acquistò una rilevanza europea.
Futuristi di sinistra sono definiti quegli esponenti del movimento futurista collocati politicamente su posizioni vicine all'anarchismo e al bolscevismo. A cavallo della prima guerra mondiale l'idea di un rapporto tra futurismo, anarchismo e socialismo fu presente all'interno del Futurismo russo e italiano, attivando in quest'ultimo caso un dibattito che giunse all'ipotesi di costituzione di un Partito Politico Futurista, elaborata da Filippo Tommaso Marinetti. In Italia l'ala sinistra del futurismo, numericamente irrilevante, non giunse mai ad essere un gruppo organizzato in grado di porsi come alternativa alla leadership marinettiana, identificata politicamente con il regime fascista.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
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