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Titolo uniforme: Struwwelpeter
Autore principale: Hoffmann, Heinrich
Serie: I più bei libri per ragazzi ; 7
Serie: Piccoli lettori ; coordinato da Danila Rotta
Pierino Porcospino o Der Struwwelpeter è un libro illustrato per bambini di Heinrich Hoffmann. Il libro comparve anche in Italia, pubblicato dalla Hoepli nel 1882, che un decennio più tardi lo ristampò con la fortunata traduzione di Gaetano Negri, ma rimase assai più noto nei paesi più a Nord, dove fu oggetto di riscritture e di parodie. La storiella di Pierino dà il nome all'intera opera, una raccolta di dieci filastrocche che raccontano le vicende di altrettanti personaggi.
Heinrich Hoffmann (Francoforte sul Meno, 13 giugno 1809 – Francoforte sul Meno, 20 settembre 1894) è stato uno psichiatra e scrittore tedesco. Studiò medicina a Heidelberg e dal 1851 fu direttore dell'ospedale psichiatrico di Francoforte.
Filastrocche in cielo e in terra è un libro per ragazzi scritto da Gianni Rodari e pubblicato per la prima volta nel 1960 dalla casa editrice Einaudi, con illustrazioni originali di Bruno Munari. Nel 1972, quando l'opera uscì ne Gli struzzi, Rodari vi aggiunse due nuove sezioni, rispettivamente denominate Storie nuove (contenente quattordici testi inediti) e Le filastrocche del cavallo parlante che constava di ventuno delle ventinove poesie già uscite nel volume omonimo (Emme Edizioni, Milano, 1970). Con questo ampliamento venne pubblicata l'edizione definitiva del libro. Nel 1996 il libro fu ristampato dall'editore Einaudi Ragazzi, questa volta illustrato dal celebre disegnatore Altan.
La poesia (dal greco ποίησις, poiesis, con il significato di "creazione") è una forma d'arte che crea, con la scelta e l'accostamento di parole secondo particolari leggi metriche, un componimento fatto di frasi dette versi, in cui il significato semantico si lega al suono musicale dei fonemi. La poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere concetti e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa, in cui le parole non sottostanno alla metrica. La lingua nella poesia ha una doppia funzione: - Vettore di significati - con contenuti sia informativi sia emotivi; - Vettore di suoni. Per svolgere efficacemente questa duplice funzione, la sintassi e l'ortografia possono subire variazioni rispetto alle norme dell'Italiano neostandard (le cosiddette licenze poetiche) se ciò è funzionale (non solo esteticamente) ai fini della comunicazione del messaggio. A questi due aspetti della poesia se ne aggiunge un terzo quando una poesia, anziché essere letta direttamente, è ascoltata: con il proprio linguaggio del corpo e il modo di leggere, il lettore interpreta il testo, aggiungendo la dimensione teatrale della dizione e della recitazione. Nel mondo antico - ed anche in molte culture odierne - poesia e musica sono spesso unite, come accade anche nei Kunstlieder tedeschi, poesie d'autore sotto forma di canzoni accompagnate da musiche appositamente composte. Queste strette commistioni fra significato e suono rendono estremamente difficile tradurre una poesia in lingue diverse dall'originale, perché il suono e il ritmo originali vanno irrimediabilmente persi e devono essere sostituiti da un adattamento nella nuova lingua, che in genere è solo un'approssimazione dell'originale. Queste particolari criticità insite nella traduzione poetica determinano spesso un ampliamento del ruolo e delle competenze del traduttore anche in relazione alla progettualità e al lavoro editoriali nell'allestimento di raccolte e collane di poesia tradotta.
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