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Autore principale: Fiorelli, Piero
L'agraria, o scienze agrarie, è l'insieme delle discipline e delle pratiche volte alla produzione alimentare. L'agraria comprende l'agronomia, la zootecnia, le coltivazioni arboree, le coltivazioni erbacee, le coltivazioni orticole, la silvicoltura, la fitopatologia, la zooiatria, l'idraulica agraria, la meccanica agraria, le costruzioni rurali, l'economia agraria, l'estimo e l'agrimensura, le industrie agrarie, la biochimica vegetale e animale, la biologia vegetale e animale, la microbiologia alimentare, il miglioramento genetico, la pedologia, le ingegnerie agrarie, agrienergie e molte altre discipline indispensabili al fine dell'articolata pratica quale la produzione alimentare in larga scala..
La riforma agraria è una ristrutturazione dei mezzi di produzione agricola, in particolare del suolo. Spesso, con questa definizione, si intende una redistribuzione della proprietà delle terre coltivabili attraverso un'espropriazione forzata, indennizzata o no, che l'amministrazione compie nei confronti dei beni posseduti da grandi proprietari, per una successiva redistribuzione gratuita, o a prezzo agevolato, in favore dei coltivatori privi di proprietà. Nella storia ci sono state numerose riforme agrarie, spesso dovute a rivoluzioni o rivendicazioni violente da parte della classe contadina.
La bonifica agraria è il complesso delle opere e dei lavori che si devono eseguire per rendere produttive le terre infruttifere e/o insalubri. Una tipica bonifica è il prosciugamento di una zona paludosa, spesso anche malsana (paludi, delta di fiumi, zone costiere) al fine di adibirla agli usi agricoli, industriali, urbani . Si realizza normalmente attraverso opere di bonifica idraulica ma può anche comprendere interventi di infrastrutturazione di vario genere.
Il capitale agrario o capitale di esercizio, in economia agraria, è uno dei quattro fattori della produzione agraria. Comprende l'insieme dei beni materiali e immateriali ottenuti dall'accantonamento di redditi prodotti da precedenti cicli o da altre attività produttive e reinvestiti nell'azienda. A differenza del capitale fondiario, il capitale agrario non è incorporato stabilmente nella terra nuda, pertanto si intende come capitale mobile. Il capitale agrario è perciò composto da tutti i fattori produttivi che non si identificano nel capitale fondiario, nel lavoro e nel fattore imprenditoriale. Per terra nuda si intende terreni non coltivati.
La regione agraria è una suddivisione territoriale omogenea costituita da comuni confinanti, all'interno della stessa provincia, i cui terreni hanno caratteristiche naturali (il clima, la geologia, il rilievo ecc.) e agricole (le coltivazioni) simili. Lo scopo fondamentale è quello catastale o, meglio, di estimo catastale, per determinare i valori agricoli medi dei terreni, non tanto a fini fiscali quanto, per esempio, a fini espropriativi. È soprattutto uno dei livelli territoriali utilizzati dall'Istat per l'acquisizione di dati statistici economici in campo agricolo (le aggregazioni successive sono la zona altimetrica ISTAT e la provincia), che così la definisce: «Regione agraria: costituita da gruppi di comuni secondo regole di continuità territoriale omogenee in relazione a determinate caratteristiche naturali ed agrarie e, successivamente, aggregati per zona altimetrica.»
Record aggiornato il: 2025-12-12T01:09:12.949Z