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Autore principale: Foschini, Gaetano giurista
Pubblicazione: Milano : A. Giuffrè, 1960
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La pena di morte (detta anche pena capitale) è una sanzione penale la cui esecuzione consiste nel togliere la vita al condannato. In alcuni ordinamenti giuridici è prevista per le sole colpe più gravi come l'omicidio e l'alto tradimento; in altri si applica anche ad altri crimini violenti, come la rapina o lo stupro, o legati al traffico di droga; in alcuni paesi infine è prevista per reati d'opinione come l'apostasia o per orientamenti e comportamenti sessuali come l'omosessualità o l'incesto. La pena di morte è stata abolita o non è applicata nella maggioranza degli stati del mondo mentre è ancora in vigore in altri paesi come ad esempio la Cina, la Bielorussia, l'India, il Giappone, la Corea del Nord, l'Iran e gli Stati Uniti d'America.
Il reato, in diritto, è ciò che la legge dice che è reato (principio di tassatività). Tecnicamente, il reato è un fatto giuridico umano (commissivo od omissivo) vietato dall'ordinamento giuridico di uno Stato, cui si ricollega una sanzione penale. Rientra nella più ampia categoria dell'illecito. Secondo alcuni autori il reato si scompone in un elemento oggettivo e in uno soggettivo (teoria della bipartizione), secondo altri in fatto tipico, antigiuridico, colpevole (teoria della tripartizione); una dottrina minoritaria lo considera invece formato da quattro elementi: fatto umano, antigiuridico, colpevole, punibile.Nella maggior parte degli ordinamenti, i reati vengono classificati, generalmente in due o tre categorie, a seconda della gravità. Il codice penale italiano attualmente in vigore (codice Rocco), all'art. 17 distingue due diversi tipi di reato: il delitto (la cui pena può essere ergastolo, reclusione, multa) e la contravvenzione (la cui pena può essere arresto e ammenda). Tra le varie classificazioni elaborate dalla dottrina, i reati possono essere considerati comuni o propri a seconda che possano essere compiuti, rispettivamente, da chiunque o da chi riveste particolari qualifiche o posizioni. Inoltre si distinguono reati colposi, dolosi o preterintenzionali, tentati o consumati.
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