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La VII Quadriennale nazionale d'arte di Roma si aprì il 1º novembre 1955 e chiuse i battenti sette mesi dopo, il 30 aprile 1956. Fu la seconda a vedere come segretario generale il critico d'arte Fortunato Bellonzi. Alla presidenza fu confermato lo scrittore Antonio Baldini, mentre cambiarono i componenti delle varie commissioni. Gli espositori furono oltre mille, tra artisti invitati, quelli che passarono le selezioni e i protagonisti delle retrospettive. La formula che prevedeva un'ampia panoramica dello stato dell'arte in Italia, questa volta, a differenza della precedente edizione, riscosse grande consenso e non solo di pubblico e di critica: le vendite, curate dall'ufficio acquisti, toccarono infatti la soglia dei cinquanta milioni di lire.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
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