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Fa parte di: Italia Lazio 3 Roma 2 Gallerie B-Cen
Serie: Le monografie della Canova / a cura di Corrado Marsan e Salvatore Parrilla ; 2
Fa parte di: Italia Toscana Firenze 9 Galleria Palazzo Vecchio
Serie: L'attuale inattualità
Fa parte di: Italia Toscana Firenze 10 Gallerie Pan-Pro
Con la VI edizione del 1951, la Quadriennale nazionale d'arte di Roma tornò alla sua sede storica, il Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale a Roma, dopo che, nel 1948, si era spostata alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea a Valle Giulia. L'esposizione si aprì il 18 dicembre del 1951 e durò fino all'aprile 1952.
Enrico Paulucci o Paulucci delle Roncole (Genova, 13 ottobre 1901 – Torino, 22 agosto 1999) è stato un pittore italiano, uno dei componenti del Gruppo dei Sei di Torino.
Nel 1948 anche la Quadriennale di Roma risente del dibattito su “continuità o rottura” con la cultura del ventennio fascista, all'epoca molto sentito. A segnare il distacco la stessa denominazione viene mutata in “Rassegna nazionale delle arti figurative” (sebbene dalla successiva edizione del 1951 la rassegna riprenderà il nome originario). Si chiude "l'era" della gestione di Cipriano Efisio Oppo (che, per la prima volta, si ritiene libero di partecipare come artista all'esposizione) e la Quadriennale viene affidata a un commissario, lo scultore Francesco Coccia, che ne diventa anche segretario generale. Non sono previsti premi per gli espositori, e di conseguenza viene eliminata anche la giuria; la stessa sede espositiva è spostata, per motivi logistici, alla Galleria nazionale d'arte moderna a Valle Giulia. La continuità è però nella formula che vede la Quadriennale romana come una ricognizione a tutto tondo delle arti figurative in Italia. Gli artisti presenti sono circa ottocento, le opere millecinquecento. L'esposizione si apre il 31 marzo del 1948 e si chiude nel maggio 1948, con una scarsa presenza di pubblico. Vi partecipano i Neocubisti e gli astrattisti del Gruppo Forma.
La Breve ma veridica storia della pittura italiana è un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.
Record aggiornato il: 2021-11-25T04:51:31.496Z