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Autore principale: Nannicini, Sergio
A Zacinto - originariamente conosciuto come Né più mai toccherò le sacre sponde, dal primo verso - è uno dei più celebri sonetti endecasillabi di Ugo Foscolo, scritto a Milano negli ultimi mesi del 1802 e nei primissimi del 1803. Il componimento è dedicato all'isola del mar Ionio (l'odierna Zante) dove Foscolo nacque, ed affronta il tema dell'esilio, da lui autoproclamato dopo la cessione della Repubblica di Venezia, che allora comprendeva Zante, da parte di Napoleone agli Austriaci, e della nostalgia della terra. Il poeta paragona la sua condizione a quella di Ulisse, che però fu più fortunato di lui in quanto riuscì a rimettere piede sulla sua amata Itaca, mentre Foscolo è condannato ad una "illacrimata sepoltura" (una sepoltura in una tomba su cui nessuno potrà venire a piangere) in terra straniera.
A Silvia è una delle più famose liriche composte da Giacomo Leopardi. Redatta tra il 19 e il 20 aprile 1828, subito dopo Il risorgimento, venne poi trascritta in forma definitiva il 29 settembre; come consueto per il poeta di Recanati, il tema centrale è la distruzione delle speranze e delle illusioni giovanili.
La ballata è una forma di poesia chiamata anche canzone a ballo perché destinata al canto e alla danza, è un componimento che si trova in tutte le letterature di lingua romanza e ha una particolare struttura. Inoltre era particolarmente caratteristica della poesia popolare Britannica e Irlandese dal periodo del Tardo Medioevo fino al 1800; usata ampiamente in Europa e più tardi in America, Australia e in Nord Africa. Questo tipo di poesia fu spesso utilizzata dai poeti e dai compositori a partire dal 1700 per produrre ballate liriche.
I Sonetti di Ugo Foscolo furono composti tra il 1798 e il 1803 e pubblicati tra il 1802 e il 1803. Sono in tutto dodici e la loro storia editoriale è strettamente legata a quella delle due odi più celebri, A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All'amica risanata.
Gli Inni sacri sono una raccolta di cinque componimenti di argomento religioso scritti da Alessandro Manzoni tra il 1812 e il 1822 come primo frutto letterario della conversione, avvenuta nel 1810.
Record aggiornato il: 2025-08-28T01:13:50.023Z