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Autore principale: Bausa, Agostino
La basilica di San Domenico (baséllica ed San Mênegh in bolognese) è uno dei più importanti luoghi di culto di Bologna, sede principale dell'ordine dei frati predicatori. Nella chiesa, all'interno dell'Arca di san Domenico (opera di Nicola Pisano e allievi, con contributi di Niccolò dell'Arca, Michelangelo Buonarroti, Alfonso Lombardi e Jean-Baptiste Boudard), sono conservati i resti di san Domenico, fondatore dell'ordine.
L'arca di san Domenico è il monumento sepolcrale realizzato per Domenico di Guzmán (morto a Bologna il 6 agosto 1221). Si trova nella basilica di San Domenico di Bologna, più precisamente nella cappella di San Domenico, aperta sulla navata destra della basilica. L'aspetto attuale è il frutto di diversi interventi effettuati tra il XIII e il XVIII secolo. È una delle più importanti opere d'arte della città anche per testimonianze lasciate da Nicola Pisano, fra' Guglielmo e Arnolfo di Cambio, Niccolò dell'Arca, Michelangelo e Alfonso Lombardi.
La basilica di San Domenico Maggiore è una chiesa monumentale di Napoli sita in posizione pressoché centrale rispetto al decumano inferiore, nella piazza omonima. Voluta da Carlo II d'Angiò ed eretta tra il 1283 e il 1324, divenne la casa madre dei domenicani nel regno di Napoli e chiesa della nobiltà aragonese. La basilica, splendido esempio di architettura gotico-angioina, assieme al suo adiacente convento, costituisce uno dei più grandi e importanti complessi religiosi della città, sia sotto il profilo storico, che artistico che culturale.
Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (336x267 cm) è una croce sagomata e dipinta a tempera e oro su tavola di Cimabue, databile attorno al 1268-1271 circa e conservata nella chiesa di San Domenico di Arezzo. Prima opera attribuita al maestro, vi si legge un distacco dalla maniera bizantina all'insegna di un maggior espressionismo.
Record aggiornato il: 2025-12-12T02:17:47.639Z